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    Categories: Spettacolo

Un riadattamento teatrale perfettamente riuscito

Si tratta dell’adattamento teatrale di Renato Giordano del film Amore mio aiutami del 1969, film vero cult che vide protagonisti Alberto Sordi e Monica Vitti. Il testo, liberamente ispirato al soggetto di Rodolfo Sonego, è interpretato per il teatro da Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, spettacolo in scena al Teatro Manzoni di Roma fino al 20 ottobre

 

Brillante inizio di stagione teatrale al Manzoni di Roma con la commedia Amore mio aiutami, in scena fino al 20 ottobre, tratta dalla sceneggiatura di Rodolfo Sonego, che vede protagonisti Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi nei ruoli che furono della celebre coppia Alberto Sordi e Monica Vitti nel popolare film omonimo del 1969.

 

Riadattare un soggetto cinematografico per il teatro è già una bella sfida, farlo con la commedia all’italiana per eccellenza è però qualcosa di molto audace. Come reagire alla deludente e frustante notizia del tradimento da parte della propria moglie che, ormai stanca della classica vita monotona quotidiana, comunica al marito che si è innamorata di un altro uomo? Ecco così che si fanno spazio, quasi sopite, la folle gelosia, la furia aggressiva per la perdita di una assoluta “proprietà”.

La storia è nota, almeno per gli appassionati di commedia all’italiana. Raffaella, casalinga, e Giovanni, psicologo, sono una coppia borghese alle prese con una vita quotidiana fatta di parenti e amici, tutto in un contesto caratterizzato da una finta, grande apertura mentale. Parlando di eventuali problemi coniugali, Giovanni dice che “bisogna dirsi tutto” e che le storie possono anche finire. Così lei, prendendo la palla al balzo, rivela al marito che effettivamente si è innamorata di un altro, si è infatuata di un assistente universitario di fisica, Valerio, che ha notato perdendo la testa un mercoledì sera al teatro dell’opera, ascoltando musica classica. I due sono amici di un’altra coppia: Agata, amica del cuore di Raffaella, sposata con Michele capocantiere.

Loro due sono gli amici stretti e confidenti dei protagonisti. Michele, studiando veterinaria, ha frequentato l’università con Giovanni, che l’ha invitati a cena per esaminare il progetto della sua nuova villa in campagna e parlare dei loro problemi lavorativi e familiari.

Durante la cena viene fuori la storia dell’infatuazione di Raffaella per questo Valerio e Giovanni vieta a sua moglie di tornare a teatro e di continuare questo suo sogno. Inoltre lui viene a sapere che il suo ipotetico rivale ha una blanda relazione con una studentessa universitaria e perciò prega Raffaella a tornare con i piedi per terra, non potendo competere con una giovane ragazza. Ma la moglie è sempre più infatuata e così il marito deve ricorrere alle maniere forti e per farle passare qualsiasi voglia la prende a botte con una mazza da baseball.

All’apertura del secondo atto, Agata, che era di facili costumi, è diventata una moglie esemplare, mentre Raffaella che è andata a vivere in campagna è in piena crisi esistenziale, dato che durante il “gala party” mondano per l’inaugurazione della residenza rurale, Valerio ha sempre ballato con la simpaticissima Agata, mettendola in crisi. Giovanni, che si è sempre considerato un moderno e progressista marito, prende le difese della moglie, raccomandando a Valerio più attenzioni per la giovane ragazza. Ma tutto ciò si ritorcerà contro Giovanni, in quanto anteponendo la matura avvenenza femminile e lo charme femminile di Raffaella alla freschezza dell’allieva, cederà ed otterrà furtivamente via telefono un incontro alla casa di campagna.

Giovanni è sconfitto in questa partita d’amore e stolto mediatore, resterà senza parole quando Raffaella gli confesserà che ormai ama Valerio e lo lascerà lì all’istante. Come nel film storico con Vitti e Sordi, anche in questo adattamento teatrale non mancano battute velenose, gag al fulmicotone, ipocrite bugie.

Ottimi gli interpreti di questa pièce teatrale: Corrado Tedeschi, che mette in evidenza tutto un campionario di gesti, tic, movimenti facciali, toni vocali a seconda dei dialoghi che ha con la moglie; Debora Caprioglio, padrona sulla scena, divertente che si rivela un’ottima attrice, più matura nella recitazione.

Divertenti i ruoli impersonati da Roberto D’Alessandro (Michele) e Loredana Giordano (Agata), coppia amica di Giovanni e Raffaella. A completare il cast, Antonio Friello, nel ruolo di Valerio.

Amore mio aiutami, uno spettacolo da vedere. Il regista Renato Giordano, dal film storico del 1969, ha saputo riprendere in pieno il dramma dell’incapacità a gestire gli imprevisti della vita della coppia.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro