Imma Tataranni, un sostituto procuratore fuori da ogni schema

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Rai Fiction continua ad attingere alla letteratura italiana contemporanea. Ora è la volta dei romanzi gialli di Mariolina Venezia, che hanno ispirato la nuova fiction in 6 puntate intitolata Imma Tataranni Sostituto Procuratore, una produzione ITV Movie per la regia di Francesco Amato, da domenica 22 settembre in prima serata su Raiuno. Nel ruolo del sostituto procuratore, l’attrice Vanessa Scalera, poco nota al pubblico, proveniente da teatro e cinema.

Scomoda come a volte la verità e “ostinata come una pianta che cresce tra i sassi“. E’ pronta a scardinare tutti gli schemi dei personaggi femminili cui la tv ha abituato i telespettatori il nuovo sostituto procuratore donna Imma Tataranni, preparatissima, dal fiuto fine e assai fuori dai cliché che sta per sbarcare su Rai1. Un personaggio nato dai romanzi del Premio Campiello, Mariolina Venezia (tutti editi da Einaudi, e un nuovo libro della scrittrice con la stessa protagonista uscirà il 24 settembre) da cui è liberamente tratta la fiction, ovvero “Come piante tra i sassi“, “Maltempo” e “Rione Serra Venerdì“.

Chi non li ha letti deve sapere che Imma è un sostituto procuratore di Matera (ambientazione suggestiva), la cui personalità non permette di identificarla con la classica figura della donna di legge, perché ha un carattere particolare.

A prestare il volto a questa donna unica è l’attrice pugliese Vanessa Scalera: poco conosciuta al grande pubblico della fiction, ha lavorato con registi del calibro di Marco Bellocchio (Vincere, La bella addormentata), Marco Tullio Giordana (Lea, Nome di Donna) e Nanni Moretti (Mia Madre). Co-prodotta da Rai Fiction ed Itv Movie, con la regia di Francesco Amato, la serie Imma Tataranni Sostituto Procuratore andrà in onda da domenica 22 settembre in sei prime serate.

Nel cast, tra gli altri, Alessio Lapice (l’affascinante appuntato Ipazio Clogiuri), Massimiliano Gallo (nei panni del marito Pietro), Carlo Buccirosso (il procuratore capo) Alice Azzariti, la figlia sedicenne di Imma.

Scalera, nonostante si sia divisa tra cinema teatro e tv, del suo ruolo dice: “Non sono un’attrice di primo pelo, dopo tanti anni di duro lavoro. Avete creato un piccolo terremoto: quando hanno annunciato che sarei stata io la protagonista, mi sono arrivati tanti messaggi, ero quasi incredula. Scegliere me – commenta – come protagonista è un atto coraggioso. Ho respirato l’aria della commedia, mai lo avevo fatto. Non sapevo di avere i toni della commedia, ma il regista mi ha fatto scoprire un lato inedito di me. E ora mi piace farla. Ho amato immediatamente – conclude – questo personaggio, questa donna determinata, talentuosa, intelligente e caparbia“.

Imma non può passare inosservata a partire dal suo abbigliamento: colori e fantasie regnano nel suo guardaroba. Ha un carattere forte e un outfit aggressivo, un passo deciso con cui guadagna l’attenzione di tutti nei corridoi della procura di Matera. Inoltre questo sostituto procuratore non fa giri di parole né sconti a nessuno, compresi la figlia, il marito e la suocera.

La sua figura è talmente integra nei valori della giustizia che è difficile non ammirarla. È ovviamente incorruttibile, implacabile, dissacrante, ma non le mancano l’ironia, la compassione, la tenerezza. Vive in un luogo arcaico come Matera, rivolto però al futuro, una terra ricca di storie e cultura che Venezia ha raccontato con ironia e amore, in un giallo divertente e molto attuale.

Nella prima puntata camei di Giampaolo Morelli. Ma anche la partecipazione di Cesare Bocci, Giuseppe Zeno, Giorgio Colangeli, Francesco Foti, Paolo Sassanelli e tanti altri.

In questi anni – fa notare Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fictionabbiamo investito sul crime d’autore, sul serbatoio straordinario che è la scrittura di genere, con capostipite nobile Camilleri per Montalbano. Questa linea ci permette di avere personaggi ricchi di chiaroscuri e casi di puntata che hanno a che vedere con problematiche dell’attualità“.

L’autrice Mariolina Venezia ha sottolineato: “Imma è un personaggio nel quale credo, è la forza dei deboli che credono in se stessi, delle categorie svantaggiate, delle donne, dei meridionali, di chi non ha avuto la possibilità di autodeterminarsi. Ho combattuto per non fare di questo personaggio una macchietta: Imma ride degli altri, non si ride di lei“.

Giancarlo Leone

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