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    Categories: Spettacolo

Incontro con Giulio Scarpati Misantropo a teatro

Squadra che vince non si cambia: dopo aver portato in tournée per tre stagioni Una giornata particolare, riadattamento teatrale del film di Ettore Scola, Giulio Scarpati e Valeria Solarino sono di nuovo insieme con Misantropo di Molière che dal 13 marzo è approdato all’Ambra Jovinelli. Un grande classico riletto in chiave moderna per la regia di Nora Venturini. Visum ha incontrato Giulio Scarpati.

Scarpati, è possibile l’amore tra persone estremamente diverse come tra Alceste e Celimene?

Sì, è possibile. Alceste è un uomo integerrimo, sincero, odia l’ipocrisia, l’arrivismo, non scende a compromessi – spiega a Visum – ma ahimè agitato dall’impossibile amore per Celimene, mondana, regina dei salotti che, pur ricambiando il sentimento, non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo stile di vita, come vorrebbe Alceste che è contraddittorio poiché pur non approvando il tenore di vita di Celimene è innamorato pazzo di questa donna”.

E’ attuale questo spettacolo vista la problematica che affronta?

Attualissimo, grazie anche alla regia che ha dato vita a un teatro nel teatro, sempre in bilico tra realtà e finzione. Dai tempi di Molière poco è cambiato perché l’uomo  – commenta – ha sempre gli stessi vizi: l’autocelebrazione, l’arrivismo, l’ipocrisia, il servilismo. Il potere ha la sua importanza. Ciò detto, è un testo molto divertente, dove si ride dei nostri vizi e delle nostre debolezze, allora come ora”.

 

Come partner ancora Valeria Solarino: una bella sinergia fra voi

Ormai si è creata una sorta di ditta, la stessa regia di Nora Venturini, e Valeria Solarino che è una compagna di lavoro pazzesca. E’ veramente un piacere recitare con lei”.

Ultimamente ha fatto tanto teatro ma poca televisione. Come mai?

Il teatro è una costante della mia vita a cui non rinuncio. Mi ha dato e mi dà l’opportunità di interpretare personaggi diversi. Non ho fatto più televisione – sottolinea – non mi hanno offerto dei ruoli consoni, ma non mi sono precluso la possibilità di tornarci. Vedremo”.

Progetti futuri?

Sto lavorando a due progetti: portare in scena Le memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, di cui l’anno scorso avevo fatto solo delle letture. Il secondo progetto è ancora tutto da definire, una grande responsabilità perché mi vedrà impegnato anche come regista: un testo che riguarderà l’educazione della scuola”.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro