La grande sfida del Borgo dei borghi

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Camila Raznovich torna sul piccolo schermo sulla terza rete Rai con una singolare tenzone catodica, per stabilire grazie al giudizio del pubblico e della Rete, quale sia il “Borgo più bello d’Italia”. Accanto a lei in questo itinerario suggestivo lo storico dell’arte Philippe Daverio.

Una gara tra bellezza e cultura per conoscere i sessanta borghi più belli d’Italia. Quattro prime serate a partire dal 3 novembre su Rai3, condotte da Camilla Raznovich. Una gara che il direttore di rete Stefano Coletta ha definito una sorta di “Giochi senza Frontiere attraverso l’Italia e i suoi più significativi e magici un viaggio nell’Italia dei piccoli tesori nascosti”. Un percorso nel Paese dei piccoli centri – da nord a sud, passando per il cuore d’Italia e le sue isole – che Camila Raznovich compie insieme allo storico dell’arte Philippe Daverio.

Una suggestiva passeggiata nell’Italia dei mille campanili, tra i tesori della storia e dell’arte che rendono unica la nostra penisola Una gara per scegliere, insieme al pubblico, il vincitore il 24 la finalissima, in diretta con la proclamazione del borgo più bello.

 

Sessanta Borghi, tre serate eliminatorie e una finalissima per decretare il vincitore. Il voto online deciderà i 20 finalisti – uno per regione – che accederanno all’ultima serata. Ma nel gran galà finale saranno il televoto e la giuria di esperti a decretare il Borgo più bello d’Italia.

Il Borgo dei Borghi – La Grande sfida“, è per il direttore di Rete: “davvero un caleidoscopio delle radici italiane. Nelle prime tre puntate eliminatorie presenteremo ogni volta 20 borghi e il pubblico potrà scegliere il suo preferito votando sul sito www.rai.it/borgodeiborghi. Nella puntata finale del 24 novembre, in diretta, arriveranno i 20 borghi primi classificati di ogni regione”.

In ogni puntata la descrizione di ogni borgo sarà veicolata attraverso le persone che fanno parte di quel luogo. Ad essere i ciceroni saranno dei giovani che rappresentano una battaglia contro la dispersione che esiste nei piccoli centri, l’allontanamento di molti ragazzi che lasciano il proprio paese.

Per raccontare questa Italia, Camila Raznovich e Philippe Daverio hanno scelto di partire da tre zone simbolo delle nostro Paese. Si parte dal centro tra Montepulciano, Pienza, Sant’Antimo e Montalcino; si va al sud da Ortigia alla capitale del Barocco, la bellissima Noto e, al nord, la Marca Trevigiana attraversando Asolo, Maser, Susegana fino ad arrivare a Possagno, il borgo natale di Antonio Canova.

Carlo Salvatore

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