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    Categories: Spettacolo

11° Comandamento: ruba la moglie all’avversario

Al Teatro Manzoni di Roma, fino al 25 febbraio, la divertente commedia scritta da Jaja Fiastri, per più di trent’anni al fianco di Garinei e Giovannini, Una moglie da rubare, che vede protagonisti Stefano Masciarelli e Patrizia Pellegrino. La regia è firmata da Diego Ruiz.

Al Teatro Manzoni di Roma, fino al 25 febbraio, la divertente commedia scritta da Jaja Fiastri, per più di trent’anni collaboratrice al fianco di Garinei & Giovannini, Una moglie da rubare, per la regia di Diego Ruiz.

La vicenda vede Giovanni Angelucci (Stefano Masciarelli), un uomo d’affari fallito che adesso si dispera perché gli hanno anche rapito la moglie, chiedendo un ingente riscatto, un milione di euro, che lui non può pagare perché ormai quasi sul lastrico. Allora il buon Giovanni cosa escogita? Mette a segno un piano originale, del tutto stravagante: rapire a sua volta Anna (Patrizia Pellegrino), la bella moglie di un concorrente molto ricco, rivale in affari, sempre fortunato, chiedendo anche lui un milione di euro: con quegli stessi soldi potrà pagare il riscatto e riavere sua moglie di cui è innamoratissimo.

Anna, quando viene rapita e portata nel magazzino del negozio di elettrodomestici di Giovanni, dapprima è spaventata, terrorizzata da questo gesto, ma poi si accorge che il suo improvvisato sequestratore non è poi un criminale, bensì un uomo disperato, imbranato, sprovveduto, con l’acqua alla gola che le fa anche tenerezza per il modo come la tratta. Con questo rapimento Anna si rende conto che poi il marito non l’ama come dovrebbe amarla, tanto che si rifiuta di pagare il riscatto. I ruoli di vittima e di carnefice, addirittura, s’invertono. Non vogliamo anticiparvi più di tanto il finale, ma ci sarà un bel lieto fine, veramente inaspettato per Giovanni e Anna.

La commedia, come dicevamo, è scritta da Jaja Fiastri, è molto divertente, anche se si risente nella trama una certa ripetitività, con battute qua e là esilaranti. La sceneggiatura è un mix tra umorismo e romanticismo, che può piacere al pubblico. Tra i protagonisti s’innesta molto bene Luigi Tani, nel ruolo di Priamo, il custode notturno del magazzino, che dapprima scambia Anna per una prostituta, ma poi si rende conto che potrebbe essere la donna ideale per Giovanni, al contrario di sua moglie, che non l’è mai piaciuta. Luigi Tani ben si compenetra in questo ruolo, riuscendo a strappare più di un applauso da parte del pubblico.

Bravissimi Stefano Masciarelli e Patrizia Pellegrino, due beniamini, amati molto dal pubblico: lui canta bene, notevolmente ringiovanito e in gran forma, lei con un fisico da pin up, perfettamente in linea, per l’età che ha, e con una freschezza da far invidia alle giovani ventenni e trentenni.

 

 

 

Una moglie da rubare: una commedia senz’altro da vedere. Con le belle musiche di Stefano Magnanensi, con i costumi di Marian Osman e con gli abiti della Pellegrino di Marco Strano.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro