Questi sei giorni qui al 36° Festival di Istanbul, oramai sempre più importante e ricco di lavori eccellenti e personaggi prestigiosi, sono volati velocemente e siamo ormai già ai premi consegnati venerdì 14 aprile nel grande salone della Soho House. Come sempre tanta attesa per i vincitori delle varie sezioni internazionali e nazionali per il Tulipano d’Oro, FACE Human Right in the cinema, Documentari nazionali e corti nazionali, l’award Seyfi Teoman per il miglior primo film e quello della Fipresci per il concorso Intenazionale, Nazionale e per i Corti Nazionali.
Dei 12 i film in corsa per la Competizione Nazionale, di cui 10 in prima mondiale, la giuria capitanata dai famosi registi The Taylan Brothers, ha premiato 9 categorie, Miglior Film, miglior regista, Premio speciale della Giuria, miglior attrice, miglior attore, sceneggiatura, Direttore della fotografia, editing e miglior colonna sonora.
Il premio speciale della giuria è andato poi a Blue Silence di Bülent Öztürk, che porta a casa anche quello della sceneggiatura e quello per la miglior colonna sonora firmata da Antoni Komasa-Lazarkiewicz, come anche il premio intitolato a Seyfi Teoman, per il miglior primo film.
Per i documentari nazionali in competizione, la palma è andata a Mother Derdo e The Walnut Tree diretto da Serdar Önal, mentre la menzione speciale l’ha presa Blue del regista Mehmet Sertan Ünver Migliore attrice Ecem Uzun, protagonista di Clair Obscurmentre Aytaç Uþun interprete di Yellow Heat si è aggiudicato quello per miglior attore e sempre a Yellow Heat, è andato il riconoscimento per la fotografia di Marton Miklauzic, come anche quello per il miglior montaggio a Ömer Günüvar & Fikret Reyhan.
FACE, ovvero il Premio del Consiglio d’Europa per i film presentati nella sezione Human Rights in Cinema Competition, un’esclusiva dell’Istanbul Film Fest, http://film.iksv.org arrivata ormai al suo undicesimo anno, è andato a Félicité, di Alain Gomis, mentre la menzione speciale va al pluripremiato Blue Silence, di Bülent Öztürk.
Appuntamento al 2018 per la trentasettesima edizione dell’Istanbul Film Festival.
Mariangiola Castrovilli