Ieri sera clamorose bocciature tra i Big. Eliminati Al Bano, Gigi D’Alessio, Ron e Giusy Ferreri. Superfavorita, invece, la vittoria di Fiorella Mannoia. Ma pur se non dovesse vincere lei si ritiene la vincitrice a tutti gli effetti perché la sua canzone è un inno alla vita.
“Hanno iniziato a farlo quando è stata annunciata la mia presenza. Mi faceva arrabbiare. ‘Prima ascoltate il pezzo’, dicevo. Adesso sono contenta. Vuol dire che la canzone piace”
Le è venuta voglia di mettere la ciliegina sulla torta della carriera?
“Anche quando sono venuta in gara qualche decennio fa non avevo l’intento di vincere, ma quelle quattro canzoni sono rimaste nella storia. E poi ho ancora tanta strada davanti”.
“Perché mi ha commosso. Tocca corde sensibili, è potente, adulta e spirituale, la definisco preghiera laica”.
“Perché è perfetta. Siamo noi che la sporchiamo. Nel quotidiano con le invidie, la sete di potere, l’avidità. Allargando il panorama con le ingiustizie sociali, le guerre. Ci vorrebbe più empatia, samo tutti contro tutti”.
E la vita di Fiorella è benedetta?
“Arrivata a questo punto prendo la vita con leggerezza. Non sono mai stata quella dei capricci da artista, le richieste nel camerino o il ristorante di lusso, ma adesso non ci faccio nemmeno caso. Mi concentro su affetti, famiglia, ho passato al setaccio le persone e ho allontanato quelle non indispensabili. A 63 anni inizio a vedere l’orizzonte”.
“Un frullatore fra interviste e selfie. La prima sera mi dicevo di stare tranquilla, ma sentivo il cuore che pompava e il fiato corto. Ogni volta che salgo su un palco, soprattutto se è una prima, sento emozione ma quella di queste sere è stata difficile da gestire: è la madre di tutte le prime”.
Giancarlo Leone