Flora si destreggia fra due mariti. Al Teatro Petrolini di Roma, fino a domenica 19 ottobre, la commedia scritta da Toni Fornari e diretta da Nora Martelli, Flora e li mariti sua, che vede in scena una magistrale Claudia Campagnola.
Flora si destreggia fra due mariti
Flora si destreggia fra due mariti. Al Teatro Petrolini di Roma, fino a domenica 19 ottobre, la commedia scritta da Toni Fornari e diretta da Nora Martelli, Flora e li mariti sua, che vede in scena una magistrale Claudia Campagnola. La commedia scritta da Toni Fornari e diretta da Nora Martelli, Flora e li mariti sua, ha le musiche di Stefano Fresi, eseguite dal vivo dal Maestro Flavio Cangialosi con il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile.
La commedia è ispirata al romanzo passionale Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado
La commedia è ispirata al romanzo passionale Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado, ma qui il tutto è ambientato e adattato nella Roma trasteverina del Novecento, che ha quell’atmosfera magica e passionale. Indubbiamente è una messinscena audace, proposta in lingua romanesca, quella “verace” di una volta, ormai quasi dimenticata per far posto oggi ad un dialetto volgare senza poesia ed ironia.
Flora e li mariti sua – la trama
La trama. Flora dopo aver cercato l’amore, quello passionale che fa battere il cuore, finalmente lo trova nel lussurioso e spavaldo Nino. Non piaceva molto a sua madre, ma lei, non tenendo conto dei suoi consigli lo sposa, ma dopo un po’ di anni di amore felice rimane vedova. Dopo un periodo di lutto, si risposa con il dottor Teodoro, un pacifico e bonaccione farmacista, tutto l’opposto di Nino, poco passionale, per niente lussurioso, ma innamorato di Flora.
Teodoro, a differenza del primo marito di Flora, era istruito ma soprattutto “co ‘na bona posizione” come faceva notare la mamma di Flora. Ma, dopo un periodo di matrimonio, la giovane donna è insoddisfatta, ha una strana sensazione di disagio di cui non sa spiegarsi il perché. Ma il mistero è svelato: sarà una zingara a farle capire la ragione del suo malessere. Con uno strano sortilegio che fa fare a Flora – sciogliere il nodo dei fiori che la donna portava sulla tomba di Nino – viene liberato lo spirito del primo marito che appare a Flora ai piedi del letto, mentre lei sta facendo l’amore con il dottore. In quel preciso momento Flora si rende conto che quella strana sensazione era dovuta alla voglia di rivedere Nino.
La commedia è di Toni Fornari con le musiche di Stefano Fresi
Da quel momento Flora dovrà destreggiarsi fra i suoi due mariti, ma a vedere Nino, sarà solo lei. Tutti sappiamo che scegliere di portare in teatro un romanzo non è certo facile, anzi il più delle volte l’impresa non riesce, ma Toni Fornari è riuscito a ricercare nella Roma trasteverina le atmosfere che hanno ispirato l’originaria opera e, complice la musica originale di Stefano Fresi, eseguita dal vivo dal Maestro Flavio Cangialosi e la bella ed originale scenografia di panni stesi nella via del rione dove Flora si racconta, il risultato è una pièce piacevole che riesce a galvanizzare anche quel pubblico che non ama molto il dialetto romanesco.
Completa questo gioiello teatrale la poesia “Nostalgia notturna” di Lavinia Antonietta
A completare questo gioiello teatrale la bellissima poesia “Nostalgia notturna” di Lavinia Antonietta, recitata in maniera sublime da Claudia Campagnola, che suggestiona ancora di più il monologo.
Magistrale l’interpretazione di Claudia Campagnola
Come dicevamo, magistrale qui l’interpretazione di Claudia Campagnola, notevolmente maturata, cresciuta professionalmente rispetto ad un’edizione fatta anni fa della stessa pièce e sempre più padrona del palco. L’attrice incarna una “nobilissima” popolana romana combattuta tra amore per il secondo marito Teodoro e passione per Nino, facendo suo in maniera quasi unica il dialetto romano in un sentito omaggio alla Capitale, nonché alla sua tradizione teatrale.
Ottima la regia di Toni Fornari
L’ottima regia di Norma Martelli ben si sposa in maniera idilliaca con il testo di Toni Fornari, dando ritmo e un pizzico di umorismo alla seriosità della storia raccontata, mettendo in risalto una particolare leggerezza, senza mai sperperare la profondità del testo originale.
Flora e li mariti sua, uno spettacolo senz’altro imperdibile
Flora e li mariti sua, uno spettacolo senz’altro imperdibile, un vero gioiellino nel panorama teatrale, da vedere, perché fa ridere, commuovere, riflettere, grazie anche alla bravura di Claudia Campagnola.
Giancarlo Leone



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