Presentata la stagione 2025 2026 del Teatro Quirino . Con molto orgoglio e sempre aperto alle novità, il direttore del teatro Quirino Vittorio Gassman, Rosario Coppolino, ha ufficialmente presentato la nuova stagione. Un cartellone, che si apre all’insegna di un importante annuncio del quale si parla già da diverso tempo. La Quirino srl ha esercitato il diritto di prelazione che compete al conduttore di un immobile, quando il proprietario decide di metterlo in vendita.
Presentata la stagione 2025 2026 del Teatro Quirino
La storia della proprietà del teatro, non priva di un che di patetico, è assai semplice: prima che Coppolino diventasse il direttore del celebre teatro romano, il suo predecessore dal 2009 al 2023 era Geppy Glejeses, che a sua volta successe all’Ente Teatrale Italiano titolare della gestione fin dal lontano 1946. Dal 1871 la proprietà del teatro è stata del Ministero dell’Economia il quale ha deciso di mettere in vendita l’intera struttura nel momento in cui, siamo all’anno 2023, il Consiglio di Amministrazione del Quirino nomina direttore, al posto di Glejeses, Rosario Coppolino il quale tende ad acquistare la proprietà del teatro. Ebbene, nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2025 – 2026 è proprio Coppolino ad annunciare che, esercitando il cosiddetto diritto di prelazione del conduttore dell’immobile, ha versato una caparra al riguardo confermando la volontà di diventare il proprietario, bloccando così l’iter dell’acquisto, già avviato da Glejeses.
E questa è la prima delle novità annunciate
La seconda è la portata della prossima stagione: a partire dal 30 settembre di quest’anno il palcoscenico del teatro sul quale si sono cimentati da Ferruccio Benini a Ettore Petrolini, da Eduardo De Filippo a Vittorio Gassman, Carmelo Bene, Carlo Giuffrè, Giorgio Strehler, Paolo Stoppa, Paola Borboni, Luca Ronconi e molti altri, ospiterà una serie di lavori e di interpreti di livello elevatissimo, alcuni dei quali tra i migliori che la nostra offerta a livello nazionale possa offrire.
Dal 30 settembre al 31 dicembre spazio a vari generi
Nel periodo che va dall’apertura della stagione, 30 settembre 2025 alla fine del corrente anno sono previste rappresentazioni di opere cha vanno dal classico al leggero, dall’impegnato al giallo, dal drammatico al filosofico: vedi ad esempio il lavoro che apre la stagione “ Titus – Why don’t you stop the show ?” di William Shakespeare per la regia di Davide Sacco con Francesco Montanari e Marianella Bargilli a cui farà seguito “ Indovina chi viene a cena ? “ di William Arthur Rose diretto da Guglielmo Ferro: il lavoro, tratto dall’omonimo film del quale furono indimenticabili interpreti Spencer Tracy e Katharine Hepburn, verrà interpretato da Cesare Bocci e Vittoria Belvedere.
Dal 28 ottobre terrà il palcoscenico un classico di Pirandello “ Il Piacere dell’onestà “ di Luigi Pirandello, con Pippo Pattavina, che per la regia dei Giampaolo Romania, terrà banco fino al 9 novembre, seguito a ruota da un’altra opera di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” che Melania Giglio interpreterà diretta da Daniele Salvo e che resterà in cartellone dall’11 fino al 16 novembre per fare posto, a partire dal 18 successivo e fino al 23 ad un interessante lavoro di genere poliziesco: “Tenente Colombo, analisi di un omicidio”: il famoso detective che Peter Falk interpreta nella celeberrima serie televisiva sarà qui interpretato da Gianluca Ramazzotti con la regia di Marcello Cotugno.
A Dicembre Silvio Orlando in cena con La vita davanti a se
Dal 25 novembre al 7 dicembre saranno Caterina Murino e Giulio Corso gli interpreti del goldoniano “La vedova scaltra”, una commedia interessante sotto l’aspetto della storia del teatro in quanto rappresenta il punto di passaggio tra commedia dell’arte e commedia di carattere. Il lavoro, di portata assolutamente eccezionale, sarà diretto da Giancarlo Marinelli e rappresenterà il penultimo appuntamento del 2025, prima di un lavoro del francese Romain Gary affidato all’interpretazione di Silvio Orlando: “La vita davanti a se”, che tratta di un bambino musulmano cresciuto in un ambiente nel quale vengono ospitati i figli di prostitute: regista lo stesso Orlando.
A Gennaio Haber con La coscienza di Zeno
Chiude il 2025, dal 26 dicembre e fino all’11 gennaio 2026, un classico di Eduardo Scarpetta: “Il medico dei pazzi” una commedia di stile napoletano affidata alla interpretazione di Gianfelice Imparato che si esibirà sotto la regia di Leo Muscato: i due sapranno certamente rendere il tono spassoso che caratterizza una delle più note commedie dell’autore napoletano. Italo Svevo è l’autore de “La coscienza di Zeno”, un capolavoro della letteratura novecentesca di genere ironico ed affascinante che dal 21 al 25 gennaio 2026 verrà rappresentato da Alessandro Haber, unitamente ad nutrito cast di attori diretti da Paolo Valerio.
Torna in teatro Laura Morante per interpretare “Insieme”
Torna in teatro Laura Morante per interpretare “Insieme” che, diretta da Fabio Marra, delineerà l’amore di una madre che unito alla determinazione di una figlia tentano di ristabilire il naturale amore materno: dal 27 gennaio al 1 febbraio per la regia di Fabio Marra. Dal 3 all’8 febbraio sarà la volta di un quasi giallo misto al religioso: all’interno della morte di una donna e di un bar di periferia avviene un confronto fra tre vite di altrettanti personaggi: Stefania Rocca e Massimo Venturiello saranno i protagonisti de “L’amore non lo vede nessuno” di Giovanni Grasso: la direzione è di Piero Maccarinelli.
Di nuovo un lavoro di Italo Svevo, stavolta con “La rigenerazione”, un dramma sul problema della vecchiaia, che Nello Masdia e Roberta Caronia, diretti da Valerio Santoro, porteranno in palcoscenico dal 10 al 15 febbraio. Dal 17 al 22 febbraio protagonisti in palcoscenico saranno Vanessa Gravina e Nicola Rignanese con un lavoro di Tom Topor: “ Pazza “, di genere psicologico che Fabrizio Coniglio, dirige per dimostrare il perché di un apparente caso di follia.
Dal 3 al 15 Marzo Nancy Brilli con Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga in scena
Roberto Valerio dirige “Gli innamorati”, una storia d’amore interessante, opera di Carlo Goldoni i cui protagonisti, Claudio Casadio e Valentina Carli rappresenteranno contraddizioni e tensioni nell’affrontare le casualità della vita; dal 24 febbraio al 1 marzo 2026.Dal 3 al 15 marzo Nancy Brilli con Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga saranno i protagonisti de “Il Padrone” un lavoro ambientato negli anni ’50 che l’autore, Gianni Clementi, imposta nell’ambiente ebreo con riguardo alle fittizie intestazioni di beni. Regia di Pierluigi Iorio.
Il berretto a sonagli dal 17 al 22 marzo
Enrico Guarnieri e Nadia De Luca diretti da Guglielmo Ferro condurranno il pubblico, dal 17 al 22 marzo, attraverso una analisi della natura umana per come descritta da Pirandello nel suo “Il berretto a sonagli”, ambientato nel mondo dei “pupi siciliani”. Dal 24 al 29 marzo sarà la volta di Natalino Balasso e di Michele Di Mauro: porteranno in scena “La grande magia” che Eduardo De Filippo compose nel 1948. La commedia ambientata in una località termale, sconosciuta, descrive le manie e le incapacità di dare fede agli altri, tipiche dell’uomo contemporaneo. La regia è di Gabriele Russo e le musiche di Antonio Della Ragione.
Guglielmo Ferro dirigerà, dal 1 al 29 aprile, un classico di Machiavelli, il rinascimentale “La Mandragola”, che indaga e riflette sulla condizione umana per analizzarne le incertezze ed i desideri; interpreti principali Massimo Venturiello e Francesco Salvi; il resto del cast ancora in via di definizione.
Dal 12 al 26 aprile Pignasecca Pignaverde”, una commedia che il celeberrimo Gilberto Govi
Un lavoro che reputiamo imperdibile è quello che Tullio Solenghi e Mauro Pirovano insieme agli attori del teatro sociale di Camogli e del teatro nazionale di Genova, diretti dallo stesso Solenghi porteranno in scena dal 21 al 26 aprile: “Pignasecca Pignaverde”, una commedia che il celeberrimo Gilberto Govi, genovese purosangue, trasfuse nel film “Che tempi” nel 1948. L’opera, di Emerico Valentini, è un intrigante fusione di avarizia, affari, tentativi di maritare figlie ed altro ancora ambientato naturalmente nel genovese.
La stagione si chiude con Falstaff – l’arte di farla franca con Emilio Solfrizzi
La stagione 2025 – 2026 chiude il 26 aprile con un’altra opera tratta da Shakespeare “Falstaff – l’arte di farla franca”, affidata all’interpretazione di Emilio Solfrizzi che Davide Sacco ha tratto abilmente da Shakeaspeare.
Andrea Gentili