L’irresistibile fascino di Mirandolina al teatro Planet. In questo teatro capitolino fino a domenica 18 maggio, è in scena una particolare versione de Lalocandiera, di Carlo Goldoni.
L’irresistibile fascino di Mirandolina al teatro Planet
L’irresistibile fascino di Mirandolina al teatro Planet. In questo teatro capitolino fino a domenica 18 maggio, è in scena una particolare versione de La locandiera, di Carlo Goldoni, commedia considerata un classico dei classici, nel nuovo adattamento e regia di Caterina Costantini, magistrale Mirandolina.
La locandiera – trama
La vicenda è a tutti nota. Qui vogliamo solo dire che Mirandolina rappresenta il modello, l’archetipo della donna moderna, sicura di sé, furba, intrigante. Una donna che ama la sua libertà, non si lascia irretire da nobili, squattrinati e non, cavalieri, conti, marchesi, ama l’indipendenza economica, al punto da gestire senza aiuti necessari una locanda ben frequentata, nel contempo una donna conscia del suo fascino e delle proprie possibilità, capace di gestire, governare un gioco seduttivo, mirando a qualcosa di importante, e raggiungendo i suoi traguardi.
Mirandolina è indubbiamente un personaggio che si ispira a Colombina
Mirandolina è indubbiamente un personaggio che si ispira alla maschera di Colombina, che tende a svilupparsi da stereotipo femminile a prototipo non certo ricorrente in quegli anni, considerando che siamo nel ‘700. Una donna che ha già precorso i tempi, poiché già allora si batteva per ottenere un nuovo ed importante ruolo nella società. Carlo Goldoni con questa pièce rende omaggio per il suo teatro ad un’idea innovativa, rivoluzionaria, perché aderisce a tutti quei movimenti moderni, che più di due secoli fa scuotevano l’Europa.
La locandiera può contare su un cast veramente di riguardo e di rilievo
La locandiera può contare su un cast veramente di riguardo e di rilievo. Tutti gli attori sono ben compenetrati nei loro ruoli, a cominciare da Caterina Costantini, magistrale Mirandolina, anche regista della pièce, che si destreggia tra vari corteggiatori, liberandosi di tutta l’aristocrazia che gravita intorno a lei, decidendo poi di sposare Fabrizio, il suo servitore, confermando così il proprio carattere di donna realista e pragmatica, con i piedi ben piantati per terra. Vincenzo Pellicanò è il servo Fabrizio, che scalpita e sospira in attesa che la locandiera si decida a sceglierlo come marito, come prescrittole dal padre sul letto di morte.
Belle le musiche curate da Eugenio Tassitano, le scene e costumi di G&P
Marco Blanchi interpreta il Cavaliere di Ripafratta, che disprezza le donne e le loro seduzioni, ma poi cederà alla bella locandiera, che però prima lo seduce e poi lo respinge. Patrizia Tapparelli dà vita al personaggio di Ortensia, una commediante che si aggira per la locanda, cercando, senza troppa fortuna, qualche nobile da far fesso o di avere qualche regalo. Davide Varone è il servitore. Belle le musiche curate da Eugenio Tassitano, così come le scene e costumi di G&P.
La locandiera, una pièce da vedere.
Giancarlo Leone