Incontro con Massimo De Lorenzo

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Incontro con Massimo De Lorenzo

Incontro con Massimo De Lorenzo. L’Autore è in realtà un attore affermato di cinema e teatro, tv, che ha recentemente ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato “Tante care cose”, edito da Bibliotheka. Visum l’ha intervistato.

Incontro con Massimo De Lorenzo

Incontro con Massimo De LorenzoA teatro con la commedia “Perfetti sconosciuti” e in libreria col suo primo libro “Tante care cose”edito da Bibliotheka, uscito a gennaio, Massimo De Lorenzo non delude mai. Attore di teatro, cinema e televisione, egli si dedica quasi per gioco alla scrittura, e il risultato è una piccola chicca, un libro che con ironia, delicatezza e un pizzico di rabbia. racconta in forma di epistole un pezzo di vita personale che diventa anche generazionale. “Tante care cose”, con la prefazione di Luca Vendruscolo, è un memoir , una storia di formazione che copre un arco temporale che va dalla giovinezza dell’autore fino all’età adulta e si snoda attraverso 19 lettere. Un cammino epistolare intimo e che diventa un po’ comune  a tutti e il figurante ritratto di copertina, opera di Livia Alessandrini, rappresenta chiunque si soffermi a riflettere sulle scelte, i dubbi gli incontri della propria vita.

Dal teatro alla libreria, com’è stato questo passaggio?

Incontro con Massimo De LorenzoMolto strano. Non oso definirmi uno scrittore, non quanto invece riesca a definirmi un attore. Ma ho scoperto la totale assenza di pudore, che invece a teatro purtroppo mi limita. I grandi attori sono quelli che riescono a tirare fuori la parte più intima di sé stessi, senza ostentarla, semplicemente scoprendola. Io a teatro, o davanti alla macchina da presa, non credo di riuscirci. Scrivendo queste lettere, invece è successo, senza accorgermene se non quando l’ho riletto, ma ormai era troppo tardi per tirarmi indietro, era già stampato”.

Il libro è un memoir epistolare, perché questa scelta?

 

Incontro con Massimo De LorenzoAbbastanza casuale. L’editore Santiago Maradei tempo fa mi chiese di scrivere un libro ma sul momento mi tirai indietro. Poi è successo, che ho scritto una lettera alla dirigente scolastica e ai docenti della scuola di mia figlia. Una lettera di sfogo e di frustrazione, alla quale nessuno mi ha mai risposto, ma molti amici per consolarmi mi hanno detto “è scritta bene, sei bravo” e a da li allora l’idea di individuare altri destinatari, reali e immaginari, a cui dire qualcosa che mi premeva”.

Nelle lettere tanta famiglia, amici, ma anche tanti sogni e traguardi raggiunti?

Sono lettere molto personali, anche se ho cercato di renderle più oggettive possibili. È inevitabile che ci siano dentro persone care, sogni e traguardi raggiunti, ma anche rabbie e frustrazioni”.

Ironia e stile fluido e diretto, quasi fossero monologhi teatrali. Quanto l’esperienza attoriale e i tempi teatrali ti hanno aiutato nella scrittura?

Tantissimo. Il linguaggio è fortemente condizionato dai miei mentori, in particolare Mattia Torre, Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico. Scrittori veri e di grande talento. Ma anche amici fraterni, di quelli che da 30 anni si condivide tutto e inevitabilmente anche l’ironia e la visione del mondo. Poi forse involontariamente sono le scrivevo già in modo diretto, scritte per essere recitate”.

 

Attraverso la lettera omaggi, ringrazi, rievochi ma anche rimproveri?

Incontro con Massimo De LorenzoSi come ti dicevo lo spunto iniziale, è stato quello di una lettera diretta alla totale incompetenza di certi professori, e da li molti altri destinatari, sono stati un’occasione per dirgli qualcosa. Ma ho cercato anche di rivolgermi a qualcuno utilizzando altri destinatari, soprattutto per quelle lettere molto sentimentali, che rischiavano di essere melense e oggettivamente poco interessanti per chi legge”.

19 lettere , se dovessi scegliere una ventesima a chi la indirizzeresti?

Incontro con Massimo De LorenzoCi sono una serie di grandi esclusi, inutile citarli. Mi piacerebbe invece immaginare una qualche lettera di risposta, ci penserò”.

Come e quanto la compagnia teatrale con cui stai condividendo lo spettacolo Perfetti sconosciuti nei teatri di tutt’Italia ti supporta in questa nuova esperienza?

Incontro con Massimo De LorenzoSono stati meravigliosi, amici veri, si sono prestati sempre con generosità ed entusiasmo nelle varie presentazioni. Ed è bellissimo sentirle lette da loro. E non solo il cast di Perfetti sconosciuti, ma anche altri attori che mi hanno accompagnato in giro per l’Italia. E’ bellissimo scrivere per gli attori”.Cristina Marra

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