Tu quoque al cinema. E’ nelle sale cinematografiche questo film, che vede protagonista il famoso comico romano Maurizio Battista, che si cimenta per la prima volta come attore protagonista nei panni di Massimo Quinto. La regia è di Gianni Quinto.
Tu quoque al cinema
Tu quoque al cinema. E’ nelle sale cinematografiche questo film, che vede protagonista il famoso comico romano Maurizio Battista, che si cimenta per la prima volta come attore protagonista nei panni di Massimo Quinto. La regia è di Gianni Quinto e il film è prodotto da Ballandi Srl, con Lml Group Srls e Alma Srl.
Maurizio Battista protagonista assoluto di Tu quoque
Dopo aver calcato per anni i palcoscenici italiani con i suoi spettacoli sempre sold out e aver portato al Teatro Olimpico di Roma il suo ultimo spettacolo MB Show – Il Gran Varietà, il comico romano Maurizio Battista è sempre innamorato della sua Roma che ritrae sempre nelle sue svariate angolazioni, nei racconti di vita delle periferie con ironia sagace e con un’improvvisazione travolgente, Battista è per la prima volta protagonista di un film al cinema.
Tu quoque un mix di leggerezza, ironia, con profonde riflessioni
Anche in questo film, riesce a sorprendere il suo pubblico di affezionati ma anche di scettici, regalando una storia che è un mix di leggerezza, ironia, gag, battute al fulmicotone – tipiche del suo bagaglio di attore di teatro, con profonde riflessioni – recupero della storia dell’antica Roma di Giulio Cesare e attualizzazione nel rapporto padre-figlio e nelle difficoltà quotidiane di mettere insieme il pranzo con la cena, e di arrivare alla fine del mese.
Tu Quoque – trama
Tu Quoque inizia focalizzando la quotidianità della Roma, amata ed odiata dai suoi cittadini e percorsa su uno scooter tra chi si trova ad affrontare i problemi del mantenimento del figlio, i suoi colpi di testa, il matrimonio fallito, le rate del mutuo da pagare e tanti altri debiti. Una mattina, chiamato più volte telefonicamente dalla sua dottoressa, viene a sapere da lei che gli restano pochi mesi di vita e amareggiato anche dall’ostilità crudele che gli dimostra il figlio, in seguito ad un incidente con la moto, forse voluto per tentare un suicidio, si risveglia, non muore e si trova proiettato nel 44 a.C., in tempo per salvare la vita a Giulio Cesare, per la congiura delle Idi di marzo e diventarne così il più fedele amico.
Battista proiettato ai tempi dell’antica Roma all’epoca di Giulio Cesare
I due, nonostante i millenni che li separano, scoprono di essere più simili di quanto possano immaginare e, durante la sua permanenza nella Roma antica, Massimo Quinto apporta grandi novità nella vita dei cittadini oltre a salvare il matrimonio tra Cesare e Calpurnia. Ma qualcosa potrebbe cambiare anche nella sua vita. In questo viaggio all’indietro, Massimo Quinto rivisita i grandi personaggi e i grandi eventi della storia dell’epoca: oltre a Calpurnia, moglie di Giulio Cesare, conosce il grande “advocatus” Cicerone, Menenio Agrippa mentre costruisce il Pantheon, la sua famiglia, la Sibilla Cumana con i suoi segreti e soprattutto i banchetti “luculliani”, tra cui la famosa scena dove tutti divorano la porchetta. Massimo Quinto dà consigli ai romani di quel tempo, suggerimenti per migliorare le tecniche di costruzioni delle case, come la grondaia, ma anche suggerimenti per far allargare strade come l’Appia Antica, a causa del grosso traffico già esistente a quei tempi.
Il protagonista ritorna dal passato e apprezza il valore eterno dei valori familiari
Ma la storia deve fare il suo corso. Così la breve parentesi del ritorno al passato termina e si riavvolge il nastro di quello che è accaduto. Si torna al presente. La conclusione – che ovviamente non sveleremo, per lasciare agli spettatori una bella sorpresa-suspense che li lascerà spiazzati – è inaspettata e basata nel recuperare i legami familiari e i sentimenti che animano la vita di Roma del passato e del presente. Il loro valore eterno è tramandato dalla storia, ma è sempre il fulcro della nostra realtà. Alla fine, diciamo solo questo, si vedrà sui visi degli spettatori qualche lacrima di commozione.
Il film è un’avventura senza limiti
Tu Quoque è un film che dà giustizia ai vinti e che cerca di esortare il pubblico a credere che anche qualsiasi persona possa cambiare la propria vita, sempre che lo si voglia. Il film è un’avventura senza limiti e dalle molte sorprese del comico romano.
Nutrito il cast del film ben compenetrato nei rispettivi ruoli
Nutrito il cast di Tu Quoque, tutto ben compenetrato nei tanti ruoli. Paolo Triestino interpreta Giulio Cesare, Stefano Antonucci interpreta un impiegato attuale dell’ufficio delle entrate in un bellissimo e divertente sketch con Maurizio Battista, Luciana De Falco è la Sibilla Cumana, Diego Verdegiglio è Cicerone, e poi Francesca Antonelli, Giorgio Caputo, Marco Conidi, Milena Miconi, Guglielmo Poggi, Benedetta Mazza, Giancarlo Ratti, Salvatore Papaleo, Antonio Fiorillo, Gianfranco Phino, Osvaldo Fresia, Fabrizio Gaetani.
Tu quoque è un film imperdibile
Tu Quoque, un film divertente, commovente, sentimentale da vedere, perché fa riflettere e pensare.
Giancarlo Leone