Streghe da marciapiede al teatro Vittoria

0
Streghe da marciapiede al teatro Vittoria

Streghe da marciapiede al teatro Vittoria. Solo fino a sabato 19 aprile è in scena, in questo teatro di Roma, questa  pièce Streghe da marciapiede, di Francesco Silvestri che vede protagoniste quattro donne, Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco, nel ruolo di quattro prostitute e Peppe Romano.

Streghe da marciapiede al teatro Vittoria

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaStreghe da marciapiede al teatro Vittoria. Solo fino a sabato 19 aprile è in scena, in questo teatro di Roma, questa  pièce Streghe da marciapiede, di Francesco Silvestri che vede protagoniste quattro donne, Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco, nel ruolo di quattro prostitute e Peppe Romano. La regia è firmata da Stefano Amatucci. Lo spettacolo sviluppa temi di alienazione e giustizia sociale.

La trama della pièce di Francesco Silvestri

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaLa trama della pièce si sviluppa tra le mura di un appartamento, abitato da quattro prostitute e un’aula di tribunale dove le stesse donne, si trovano a ricostruire gli eventi, che hanno portato all’omicidio di un giovane sconosciuto. Le quattro donne sono indagate, perché accusate dell’omicidio di un giovane avvenuto nella loro casa. Il giovane, dalla presenza enigmatica, misteriosa fa la sua apparizione nelle vite delle donne, come un’entità estranea, sconvolgendo l’equilibrio fragile delle quattro protagoniste. Loro lo descrivono come un uomo bellissimo, un po’ androgino, proveniente da mondi lontani, una specie di angelo nero della notte, che diventa il fulcro di intense dinamiche emotive.

La regia di Stefano Amatucci è attenta e sapiente

La regia di Stefano Amatucci, attenta e sapiente, rispecchia fedelmente le complesse emozioni e le tensioni presenti nel testo di Francesco Silvestri.

Quattro donne al centro della trama di questo avvincente spettacolo

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaAbbiamo detto che le quattro donne sono sconvolte dalla comparsa di questo giovane. Alba (Luisa Amatucci), la più matura, ritrova in questo giovane l’oggetto di un ambiguo sentimento materno. Gina (Antonella Prisco), invece, lo umilia con la sua aggressività, tutto ciò perché proveniente da una famiglia che con lei è stata molto autoritaria. Tuna (Miriam Candurro), l’intellettuale del gruppo, cerca di riscattarsi volendo un contatto solo affettivo con lui, d’incerta identità sessuale, essendo lesbica dichiarata. Morena (Gina Amarante), la più stravagante, è alla ricerca, contrariamente, di un rapporto limpido e semplice, attraverso il quale rivive una violenza sessuale subìta in passato.

Le attrici portano in scena talento, professionalità e il desiderio di offrire al pubblico uno spettacolo coinvolgente

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaLe attrici, nonché l’unica presenza maschile di Peppe Romano, portano in scena talento, professionalità e il desiderio di offrire al pubblico uno spettacolo coinvolgente, divertente, ma fino ad un certo punto. Un’esperienza che permette loro di mettere in evidenza un lato inconsueto, insolito della loro arte, mostrando una profondità espressiva diversa da quella a cui il pubblico è abituato. Tutti hanno aggiunto una dimensione ulteriore di autenticità e impatto emotivo, delineando personaggi ricchi di sfumature e contraddizioni.

Tutta la vicenda è un mix tra flash-back e confessioni

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaTutta la vicenda è un mix tra flash-back e confessioni. Ma durante l’interrogatorio che svolge l’ispettore (Peppe Romano) le quattro donne sono confuse, si nascondono nei loro segreti e nelle manipolazioni, adattando la verità a modo loro, e gettando l’ispettore nelle ombre più oscure tra ambiguità e mistero, facendo crescere in lui, durante le indagini, il sospetto sulla natura stregonesca delle donne che lo fa impazzire.

Belle le musiche ed i costumi nonchè la scenografia dello spettacolo

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaLa scenografia curata dallo stesso regista Stefano Antonucci e i costumi disegnati da Teresa Acone hanno giocato un ruolo molto importante nell’ambientazione dello spettacolo, evidenziando la contemporaneità, ma anche il senso di eternità, dove bellezza e tragedia sono inestricabili. Belle le musiche di Valerio Virzo, divertenti le canzoni Arriccia Arriccia e Zucchero doce di Michele Fierro.

Streghe da marciapiede è un appuntamento da non perdere

Streghe da marciapiede al teatro VittoriaStreghe da marciapiede, un appuntamento da non perdere, dove la qualità spicca e dove gli spettatori escono dal teatro molto arricchiti, perché è come se avessero partecipato ad un viaggio emotivo ed intellettuale di grande rilievo. Un’ora e trenta di spettacolo, senza intervallo, per non abbassare la tensione, tra manipolazioni, dinamiche oscure, ambiguità e mistero, il tutto ambientato negli Anni ‘20. Il pubblico, testimone di questa tragedia umana, riflette sicuramente sulle questioni di accettazione, identità e la tragica ironia, di un destino che sembra inevitabilmente scritto.

Giancarlo Leone   

 

Nessun commento