Rappresaglie di Eric Assous al Manzoni di Roma. In questo teatro capitolino, fino al 20 aprile, va in scena questa esilarante commedia che è un concentrato divertente di intrighi e tradimenti familiari, con la regia di Silvio Giordani.
Rappresaglie di Eric Assous al Manzoni di Roma
Rappresaglie di Eric Assous al Manzoni di Roma. In questo teatro capitolino, fino al 20 aprile, va in scena questa esilarante commedia che è un concentrato divertente di intrighi e tradimenti familiari, con protagonisti principali Massimo Giuliani e Federica Cifola. La regia è curata da Silvio Giordani.
Rappresaglie – la trama
La trama si sviluppa su una matura coppia: Franco (interpretato da Massimo Giuliani) e Rosaria (Federica Cifola) si ritrovano soli e stanchi nella stanza suite dell’albergo, dove si è svolto il ricevimento dopo il matrimonio della loro giovane figlia Albachiara (Camilla Pujia). Lei è infastidita, molto seccata per non dire irritata e lo rimprovera di averla trascurata durante tutta la serata a causa di una bionda misteriosa, tale Signora Fattorini, di cui però nessuno conosce l’identità, tranne appunto Rosaria. Sarà quello il detonatore che porterà la coppia ad un fitto, compresso confronto sui loro trascorsi trent’anni di matrimonio, mettendo in luce bugie, tradimenti e sotterfugi che lo hanno caratterizzato.
Un dramma comico con battute intelligenti e raffinate
A tutto ciò faranno seguito rappresaglie dall’esito imprevedibile. Un dramma comico con battute intelligenti e raffinate, mai volgari, sorprese, colpi di scena che alternano, ben calibrati, momenti di tensione e momenti di umorismo sottile e, a volte, leggermente sarcastico e che permettono di analizzare le dinamiche della vita di coppia in un modo sdrammatizzante. Una coppia in crisi, ma molto legata al di là delle apparenze, in un susseguirsi dinamico di eventi che monopolizzano l’attenzione di una narrazione leggera e scorrevole.
La pièce mescola perfettamente con intelligente ironia, riflessioni sulle complesse dinamiche di coppia
La pièce mescola perfettamente con intelligente ironia, riflessioni sulle complesse dinamiche di coppia ed anche se l’argomento “problematiche matrimoniali” è ormai molto abusato nei testi teatrali, Rappresaglie regala al pubblico spunti originali, andando oltre la classica critica del ménage matrimoniale, includendo riferimenti sulla paternità, biologica o legale che sia, l’omosessualità, la necessità di maternità da soddisfare.
Gli attori in scena sono ben caratterizzati e mutevoli nei personaggi che interpretano
Gli attori in scena sono ben caratterizzati e mutevoli nei personaggi che interpretano. Danno alla pièce un bel ritmo dove le pungenti battute, s’incastrano con le sorprese e con l’intrigante narrazione della storia, grazie anche alla sapiente regia di Silvio Giordani. I dialoghi sono serrati, incalzanti, ma anche riflessivi e narrativi.
Magistrali le interpretazioni di Massimo Giuliani e Federica Cifola
Se sono magistrali le interpretazioni di Massimo Giuliani e Federica Cifola, non da meno è l’ottima della bravissima, eclettica e simpatica Maria Cristina Gionta, addirittura con la caratterizzazione di ben tre personaggi, che incarnano le amanti di Franco, il personaggio di Massimo Giuliani: la Fattorini, Jennifer ed Eva, che vuole imitare Laura Pausini. Completano il cast Luca Negroni e Camilla Pujia, la giovane che interpreta Albachiara, già padrona della scena, nonostante le poche esperienze artistiche.
Bellissimi costumi così come le scene e le musiche originali
Bellissimi i costumi di Lucia Mariani, molto originali ed eleganti, frutto di una scelta sapiente per caratterizzare ancora meglio i ruoli. Le belle scene sono di Mario Amodio e le originali musiche di Stefano De Meo.
Rappresaglie, uno spettacolo da non perdere
Rappresaglie, uno spettacolo da non perdere, dove parte del pubblico potrebbe anche riconoscersi. Uno spaccato di vita familiare abbastanza aderente alla realtà.
Giancarlo Leone