Visum incontra Debora Caprioglio a teatro. L’attrice veneziana ultimamente è molto attiva in teatro, dove è impegnata con vari spettacoli. Uno di questi è Plaza Suite, la commedia di Neil Simon, che attualmente è in scena al Teatro Parioli di Roma, fino al 23 marzo prossimo.
Visum incontra Debora Caprioglio a teatro
Visum incontra Debora Caprioglio a teatro. L’attrice veneziana ultimamente è molto attiva in teatro, dove è impegnata con vari spettacoli. Uno di questi è Plaza Suite, la commedia di Neil Simon, che attualmente è in scena al Teatro Parioli di Roma, fino al 23 marzo prossimo, che la vede protagonista con Corrado Tedeschi.
Debora Caprioglio è in scena con Plaza Suite al Parioli
Plaza Suite racconta di tre coppie diverse, tutte interpretate dagli stessi attori. Parlando con lei, racconta che non vorrebbe mai trovarsi, realmente, nei panni di nessuna delle tre protagoniste di Plaza Suite. Ma a lei piace giocare con ruoli diversi. Visum ha intervistato Debora Caprioglio.
Debora, mi sembra che anche in Plaza Suite l’amore sia il tema centrale delle tre storie. Perché un sentimento bello, semplice provoca delle preoccupazioni?
“Forse è insito nello spirito umano: quando si ha la felicità non ci si accorge e si spreca il tempo in pensieri senza viverne il momento. L’amore è bellissimo ma non tutti lo riescono a cogliere, rendendolo più complicato e lasciandoselo sfuggire inconsapevolmente”.
Tra Plaza Suite e gli altri spettacoli che hai fatto, c’è qualcosa che li unisce riguardo i sentimenti?
“Emerge la varietà di sfumature dell’amore. Nasconde sempre una parte irrazionale che rivela come il sentimento venga dall’anima più che dal cervello, per cui si rende più vulnerabile a vivere alti e bassi. In Plaza Suite si tratta l’argomento in modo brillante, esorcizzando i tradimenti che, nella vita, tanto ridere non fanno. Con gli spettacoli Callas e Gentileschi ho raccontato amori assoluti che hanno creato forti sofferenze, in modo, quindi, più drammatico. E’ stimolante per me, anche questo continuo cambiamento di interpretazione”.
Come saprai, oggi si parla molto di Intelligenza Artificiale. Tu da attrice che idea ti sei fatta, sei spaventata?
“Un po’ sì, ma determinate forme di spettacolo, non potranno mai essere superate dall’Intelligenza Artificiale. Se uno spettatore vuol vedere un artista dal vivo, l’unico modo per farlo, rimane andare a teatro. Trovo sia molto preoccupante la situazione per le nuove generazioni di artisti, che vogliono recitare, facendo magari anche doppiaggio. A loro verrà tagliata forse una parte di platea, che si abituerà a questo mondo, che conosciamo ancora poco”.
Facendo un bilancio della tua carriera, hai rimpianti? Occasioni perse?
“No, nessuna, anche perché credo molto nel futuro: guardo più a questo che al passato. Sono stata molto fortunata, ed ho lavorato con attori che stimo. Da buona Toro sono anche conservatrice, mi piace recitare spesso con gli stessi attori, creando una collaborazione dove ci si conosce di più. Ad esempio, con Corrado Tedeschi, con Plaza Suite, siamo al quinto spettacolo che facciamo insieme”.
Giancarlo Leone