L’uomo dei Sogni alla Sala Umberto di Roma. E’ in scena in questo teatro uno spettacolo interessantissimo, che ha colpito per la sua straordinaria originalità, e che, grazie ad una serie di idee vincenti, ha conquistato il pubblico che alla fine della rappresentazione, ha manifestato il proprio consenso con palpabile entusiasmo.
L’uomo dei Sogni alla Sala Umberto di Roma

L’uomo dei Sogni alla Sala Umberto di Roma. Lo spettacolo scritto e diretto da Giampiero Rappa ed egregiamente interpretato da quattro splendidi artisti: Andrea Di Casa, Elisa Di Eusanio, Elisabetta Mazzullo e Nicola Pannelli. Quattro attori che, grazie e plurimi travestimenti e adeguate caratterizzazioni, diventano innumerevoli personaggi.
Il fascino del testo risiede nel continuo gioco praticato lungo un sottile filo di separazione tra realtà e sogno

Il fascino particolare di questo testo, risiede proprio nel continuo gioco praticato lungo un sottile filo di separazione tra realtà e sogno, al punto che, verso la conclusione, i sogni si confondono con la realtà! O viceversa?
L’uomo dei Sogni – trama

La storia è presto raccontata. Giovanni è un noto fumettista, egregiamente interpretato da Nicola Pannelli: appena chiude gli occhi, la sua mente, o la sua fantasia perturbata, si popola dei suoi personaggi. Un po’ come se le sue creature gli si rivoltassero contro: l’uomo bianco, l’uomo nero, e altre creature (o creazioni) si materializzano, in un gioco di luci che interpreta la notte con i suoi misteri e i suoi incubi: sono lampi di luce che squarciano il buio dell’anima. Molti di questi personaggi prendono vita grazie ad Andrea Di Casa.
La dimensione onirica domina nel testo
In questo stato di singolare salute mentale, ritorna sua figlia Viola (la bravissima Elisabetta Mazzullo) dalla Nuova Zelanda. Preoccupata per lui, ovviamente, ma anche in apprensione per se stessa: Viola, infatti, confida al padre di essere incinta ma di non sapere chi sia il padre, avendo frequentato moltissimi uomini! Giovanni sorride all’idea di diventare nonno, ma la figlia non sa se porterà avanti la gravidanza e ritorna in Nuova Zelanda. Un barlume di speranza giunge dalla nuova vicina di casa, una poliziotta (ottima performance di Elisa Di Eusanio, che dà vita a molti altri personaggi onirici, così come tutti, del resto).
Giovanni ama il mare e lo ricorda, lo fa rivivere nei suoi sogni, ma riesce anche ad assaporare il sapore della brezza e della sabbia. Che fanno volare la sua mente: e infine, salirà realmente su un aereo e quelli che sembravano quadri ornamentali si trasformeranno magicamente in oblò con cielo e nuvole: l’aeroplano lo sta portanto verso la Nuova Zelanda, dove lo aspetta la figlia Viola… O è un altro sogno? Forse…
Un grande applauso va ai quattro interpreti
Come si diceva, un grande applauso va ai quattro attori che, grazie ad opportune caratterizzazioni e travestimenti, riescono a fare più personaggi e anche gustosi siparietti, come quello iniziale, ad esempio.
La regia sfrutta l’affascinate commistione tra sogno e realtà

La scrittura, come si accennava, gioca abilmente sulla affascinante commistione tra sogno e realtà. La regia, conseguentemente (ça va sans dire!), sfrutta questa idea, riuscendo a estrarne elementi ironici, comici, a volte drammatici. Bella anche l’idea fissa della siringa che cerca di pungere il braccio di Giuseppe, tema portante di molti dei suoi incubi notturni: un tema che merita riflessione.
Uno spettacolo di ottimo livello da non perdere
Nel complesso, uno spettacolo di ottimo livello, anzi, da non perdere! E che ci auguriamo venga riproposto al pubblico romano. Ricordiamo le scene di Laura Benzi, i costumi di Lucia Mariani, le luci di Gianluca Cappelletti e le musiche originali di Massimo Cordovani.
Salvatore Scirè