La vita al contrario al Manzoni di Roma. Fino al 30 marzo, è in scena questo testo, adattato da Pino Tierno, per la regia di Ferdinando Ceriani, che vede protagonista un magistrale Giorgio Lupano.
La vita al contrario al Manzoni di Roma
La vita al contrario al Manzoni di Roma. Fino al 30 marzo, è in scena questo testo, adattato da Pino Tierno, per la regia di Ferdinando Ceriani, che vede protagonista un magistrale Giorgio Lupano, che regala al pubblico un monologo avvincente, che fa sorridere e riflettere.
Il testo è la trasposizione teatrale del film Il curioso caso di Benjamin Button con Brad Pitt
Ricordate il film con Brad Pitt, dove il protagonista, invece di invecchiare, ringiovanisce? Ecco, ora esiste la versione teatrale di quella versione cinematografica. Un uomo in controluce che sembra parta verso un fascio luminoso, che già parzialmente sembra avvolgerlo, esita, si ferma. Il rumore di una lancetta di un orologio segna il tempo. Poi, quasi strappandosi al suo destino, avanza sul palcoscenico e si presenta allo spettatore: è Nino Cotone, nato vecchio anziché neonato. Ha con sé una valigia, dove ha raccolto i ricordi della sua strana vita.
La vita al contrario – trama
Così inizia lo spettacolo La vita al contrario, versione teatrale della straordinaria favola moderna di Francis Scott Fitzerald, The curious case of Benjamin Button, pubblicata per la prima volta nel 1922, che s’interroga sul significato della vita, sulla sua imprevedibilità e sull’ineluttabilità della morte. Nino apre la sua valigia e ne tira fuori una vecchia cartella ricolma di fogli ingialliti: è il racconto della sua vita. Una figura femminile accompagna l’intera vita del protagonista: sarà prima un’infermiera che assiste sconvolta alla sua nascita e poi una balia che lo accudisce bambino nelle sue ultime ore di vita.
Al centro della storia l’amore per sua moglie Bettina, ma anche le avventure con le altre donne con cui vivrà gli sfrenati anni della sua maturità. Parole, musica, immagini, canzoni sono gli ingredienti del racconto di una vita in cui il tempo, sottratto alla natura convenzionale che l’uomo gli ha attribuito, si reinventa e ci fa riflettere sul senso di un’esistenza non più scandita dalle lancette, ma dal sentimento.
Giorgio Lupano è magistrale nella sua interpretazione
Giorgio Lupano magistrale: tanti personaggi, tante voci, tante emozioni in un solo attore. Il suo Nino travolge il pubblico fini dalle prime battute.
Una vita vissuta sempre nel posto sbagliato, al momento sbagliato, rappresentata dall’attore con una molteplicità di sfumature, non solo attoriali e vocali, ma emotivamente contrastanti. Un’intensità emotiva, che porta la platea a non perdere neanche un attimo, di questo racconto.
Giorgio Lupano declina il suo talento donando grande intensità al personaggio
Giorgio Lupano si dimostra essere capace di regolare un’intensità al suo personaggio, perché balla, canta e soprattutto vive questa vicenda alquanto complessa, facendo sì che una storia irreale diventa reale per chi è in teatro.
L’attrice Greta Arditi che accompagna l’attore, si rivolge al pubblico con leggerezza e la dolcezza della sua danza.
Una presenza silenziosa, ma che comunica molto con gli sguardi, con una mimica straordinaria e soprattutto con performance di danza molto professionali.
Una scena scarna caratterizza lo spettacolo

La scena ha pochissimi elementi ma appena Giorgio Lupano entra sul palco con la sua valigia, tutto prende subito forma e non è più possibile distrarsi, neanche per un momento che per la storia è pressante fin dal primo momento.
Una culla, una tata e da lì, tra giochi di ombre e musiche, ottimamente scelte per dare ancora più rilevanza ai diversi periodi della vita del protagonista, e molto ben collegati al contesto storico scelto, si procede con uno spettacolo che spesso fa riflettere.
Grande prova d’attore per Giorgio Lupano che ha emozionato il pubblico
Giorgio Lupano ha colpito molto gli spettatori. Ancora una volta ha dimostrato, le sue grandi doti attoriali, con una performance che lo vede coinvolto emotivamente e fisicamente, per tutto il tempo dello spettacolo. Tutto, senza momenti di sosta, e dove l’attore non perde mai un colpo.
Nel suo adattamento, Pino Tierno rimane fedele fedele all’opera originale, servendosi della voce narrante del protagonista, come faceva a suo tempo Fitzerald, ma italianizzando la storia con avvenimenti del Bel Paese, dall’Unità d’Italia fino ai primi Anni ‘60.
Uno spettacolo assolutamente imperdibile

La vita al contrario, uno spettacolo assolutamente imperdibile, che propone un viaggio emozionante fra sogno e realtà.
Giancarlo Leone