Batti e ribatti al teatro Porta Portese. In questo teatro solo per quattro giorni, è andata in scena questa pièce scritta e diretta da Rita Gianini.
Batti e ribatti al teatro Porta Portese
Batti e ribatti al teatro Porta Portese. In questo teatro solo per quattro giorni, è andata in scena questa pièce scritta e diretta da Rita Gianini. Il testo mette in evidenza uno spaccato sociale sulla vita di donne, che hanno scelto per necessità, o scelta di vivere il mestiere più antico del mondo, la prostituzione. Un compromesso sociale moralmente condannato, ma non lontano da quelli che ogni donna affronta in qualsiasi lavoro.
Lo spettacolo vede in scena 8 attrici del collettivo FOTO51
Batti e ribatti vede in scena otto attrici del collettivo FOTO51 e ha lo scopo di sensibilizzare la platea con tematiche non solo femminili. Le attrici sono molto ironiche nell’affrontare i variegati temi presenti nella pièce, prostituzione, omosessualità, discriminazione e disagio economico. La loro recitazione è spinta e la regia è molto coraggiosa: ambedue fanno dono agli spettatori di una serata all’insegna del divertimento e della riflessione.
Lo spettacolo corre veloce con un piacevole ritmo
La drammaturgia è molto di spessore, ottima è la regia, ben calibrate e valorizzate le musiche, con divertenti movimenti coreografici. Lo spettacolo scorre molto velocemente con un piacevole ritmo ed ognuna delle attrici manifesta personali caratteristiche, elargendo al proprio personaggio una vera vis comica. Non si può rimanere indifferenti nella battaglia di rivendicazione di diritti combattute dalla metà delle otto donne in scena, poiché quattro erano ex prostitute.
Batti e ribatti è uno spettacolo ricco di battute e di gag
Batti e ribatti è uno spettacolo ricco di battute e di gag che raccontano con leggerezza variegate emozioni: ci sono momenti intimistici e voglia di riscatto, rivendicazione di scelte, resilienza, termine oggi molto di moda.
Un plauso all’intero cast che ha riscosso il successo del pubblico
Peccato che lo spettacolo è stato in scena solo quattro giorni, dal 27 febbraio al 2 marzo, ma se si dovesse riprendere, visto che ha fatto quattro serate di esauriti, vale la pena vederlo sia per la bravura di tutte le interpreti – Maria Chiara Basso, Carla Carfagna, Titti Cerrone, Flavia Di Domenico, Cristina Galardini, Rita Gianini, Alessandra Ligarò, Marina Vitolo – ma anche per avvicinarsi a tematiche sociali, che il più delle volte si preferisce nascondere o far finta che non esistano.
Giancarlo Leone