Elena la matta alla Sala Umberto di Roma

0
Elena la matta alla Sala Umberto di Roma

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaE’ in scena in questo teatro capitolino, fino al 16 febbraio, questa pièce drammatica di Elisabetta Fiorito, Elena la matta, liberamente ispirata al libro di Gaetano Petraglia, “La matta di Piazza Giudìa”, edito dalla Casa Editrice Giuntina, che vede protagonista una magistrale Paola Minaccioni.

Elena la matta alla Sala Umberto di Roma

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaElena la matta alla Sala Umberto di Roma. E’ in scena in questo teatro capitolino, fino al 16 febbraio, questa pièce drammatica di Elisabetta Fiorito, Elena la matta, liberamente ispirata al libro di Gaetano Petraglia, “La matta di Piazza Giudìa”, edito dalla Casa Editrice Giuntina, che vede protagonista una magistrale Paola Minaccioni, accompagnata sul palco dai musicisti Valerio Guaraldi e Claudio Giusti, il primo anche autore delle musiche originali. La regia è firmata da Giancarlo Nicoletti.

Paola Minaccioni interpreta Elena Di Porto

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaPaola Minaccioni si compenetra perfettamente nel personaggio di Elena Di Porto, in un monologo che alterna dramma ed ironia, emozionando il pubblico in maniera straordinaria. Lo spettacolo, arricchito dalle musiche dal vivo di Valerio Guaraldi, esplora non solo gli eventi storici, ma anche le emozioni e i conflitti interiori di una donna che, pur essendo considerata una “pazza” ha avuto la forza di ribellarsi e di compiere gesti di grande coraggio.

Elena la matta può essere considerata una storia di libertà, libertà di vita e pensiero

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaElena la matta può essere considerata una storia di libertà, libertà di vita e pensiero, che la gente dà per scontata, ma che in quei tempi e circostanze, era negata o da conquistare. Elena Di Porto, nata nel 1912 nel Ghetto di Roma da un’umile famiglia ebraica, è una  stracciarola, indipendente, ribelle ai soprusi e alle violenze. Separata dal marito, antifascista, urla sempre ciò che pensa, quando le “partiva er chicchero”.

Proprio la sua disarmante e agguerrita sincerità nel protestare contro i soprusi e le violenze inflitte alla “povera gente” denunciare le cose storte, le cause dei ripetuti ricoveri coatti nell’Ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà di Roma. I suoi internamenti psichiatrici, per una pseudo malattia mentale, sono la manifestazione di un potere repressivo, che usava il manicomio come misura coercitiva. Il suo carattere indomito le procura dolori e sofferenze.

Elena la matta – trama

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaE’ costretta a lavorare per mantenere i figli e il marito ubriacone,  che passava le sue giornate all’osteria. Elena si scontra con gli squadroni fascisti per difendere gli ebrei dalla violenza. Viene così confinata in vari paesi della Basilicata e allontanata dai figli. Liberata dopo la caduta del Fascismo, tornerà a Roma, una città irriconoscibile, distrutta e occupata nel 1943. La donna è creduta matta anche quando, fino alla sera prima del rastrellamento degli ebrei di Roma, il 16 ottobre 1943, prova inutilmente ad avvertire tutti del pericolo imminente, ma nulla. Una vera Cassandra ai tempi della guerra, non le crede nessuno. Sarà deportata ad Auschwitz, ancora inascoltata sul treno, che la porterà alla morte con tutta la sua comunità.

Paola Minaccioni è bravissima el rendere tutta l’umanità di una donna straordinaria, e leggendaria

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaLa drammatica, commovente storia è raccontata da Elena Di Porto/Paola Minaccioni, come se fosse lei la vera Elena, bravissima nel rendere tutta l’umanità di una donna straordinaria, e leggendaria. Racconta nel suo mezzo italiano e mezzo romanesco la vita di quegli anni, si racconta con umanità, intona “Le mantellate”, nota canzone riproposta oggi da Ornella Vanoni e Gabriella Ferri e altri motivi celebri recitati come versi poetici. Completano e sottolineano il monologo di questa eroina le belle musiche originali di Valerio Guaraldi.

La regia della pièce è affidata a Giancarlo Nicoletti 

Elena la matta alla Sala Umberto di RomaUna narrazione sincera e potente, un vero spaccato di quel periodo storico, Anni ’40, caratterizzato dalla persecuzione razziale, dall’indifferenza e dalla complicità di chi avrebbe potuto opporsi e non l’ha fatto, dalla miseria, dal maschilismo, dalla guerra. La regia di Giancarlo Nicoletti è diretta e punta sulla narrazione, e dirige una magistrale Paola Minaccioni che si compenetra nel personaggio, per interpretare la vera storia di Elena.

Un testo che rende omaggio ad una donna di straordinario coraggio 

Elena la matta alla Sala Umberto di Roma
Ph-Guglielmo-Verrienti-AgCubo-854×540

Con Elena la matta, si avverte ancora la necessità di rendere viva, la memoria storica e di rendere lodi e onore, a donne straordinarie come Elena, umili, fiere, e rivoluzionarie.

Una pièce drammatica assolutamente da non perdere

Elena la matta alla Sala Umberto di Roma
Ph-Guglielmo-Verrienti-AgCubo-854×540

I due musicisti Valerio Guaraldi e Claudio Giusti accompagnano l’attrice risaltando le modulazioni emotive. Particolare la scenografia di Alessandro Chiti, inclinata e sopraelevata, che dà un vero senso di profondità. Elena la matta, un pièce drammatica senz’altro da vedere, imperdibile.

Giancarlo Leone        

 

Nessun commento