Sofà … ma non si dice!

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Sofà … ma non si dice!

Sofà … ma non si dice!. Solo per cinque giorni è in scena al Teatro Petrolini di Roma, fino al 26 gennaio, questa divertente commedia scritta e diretta da Salvatore Scirè.

Sofà … ma non si dice!

Sofà … ma non si dice!Solo per cinque giorni è in scena al Teatro Petrolini di Roma, fino al 26 gennaio, la divertente commedia scritta e diretta da Salvatore Scirè. Il fulcro di questa pièce è scabroso, perché riguarda le relazioni di coppie instabili e irrisolte, dove l’unico elemento sicuro è il tradimento.

Sofà … ma non si dice! – trama

Sofà … ma non si dice!Giulio e Flavia sono una coppia aperta, anzi apertissima. Sembrano una coppia regolare di marito e moglie, ma da alcuni anni sono in crisi, e la realtà quotidiana si discosta molto da ciò che potrebbe essere un rapporto regolare, per l’appunto. I due sono insieme di giorno, mentre durante la notte sono degli pseudo sconosciuti, poiché ognuno ha rapporti amorosi con il proprio e la propria amante. Giulio ha una relazione ormai da anni con Laura, amica carissima e compagna fin dai tempi della scuola di sua moglie Flavia, che ha, invece, una relazione fissa con il suo amante Sergio, che poi nel finale si scoprirà chi è, una scoperta sconvolgente.

Un marito dongiovanni alla ricerca dell’ultima preda

Sofà … ma non si dice!Lavorando poi nell’ambito della moda, visto che ha un atelier, può piacevolmente accompagnarsi ad attrici, modelle, segretarie, le donne non mancano proprio. Beato lui. Però Giulio è incontentabile, le donne che già conosce non gli bastano mai, vuole tradire sempre ed ora è attirato da Martina, la nuova domestica assunta da poco tramite l’agenzia. A differenza delle altre assunte in passato, brutte, pelose, grasse, questa è una bella ragazza, simpatica, sexy, prosperosa, colta. Sarà lei la nuova preda di Giulio?

Una coppia aperta a tutti i tradimenti

Sofà … ma non si dice!In tutte queste situazioni dissolute, l’unica ad opporsi, perché crede ancora nei valori della famiglia, è la madre di Giulio, Eulalia, moralista, vintage nel modo di pensare, poco aperta alle idee del figlio e della nuora, coppia apertissima. La mamma vede il peccato dappertutto, tutto è Sodoma e Gomorra. Riuscirà la buona Eulalia ad interrompere tutti questi tradimenti e finalmente a mettere fine a queste scabrose situazioni?

Un finale da non svelare per questa scoppiettante commedia

Sofà … ma non si dice!Lo scopriremo in uno scoppiettante finale che non anticipiamo. Situazioni paradossali si accavallano una dopo l’altra in un crescendo di ritmi spassosissimi e comicissimi, fino ad un finale che potrebbe essere scontato, ma così non sarà poiché, questo regalerà alla platea, come dicevamo, una sorpresa dopo l’altra.

Il cast della pièce è di tutto rispetto

Sofà … ma non si dice!Il cast che compone questa divertente pièce è di tutto rispetto: a cominciare dalla magistrale e unica Laura Giannotta, nel ruolo di Eulalia, che si riscatterà nel finale e che è la madre vintage di Giulio, interpretato da Francesco Butteri, nonché marito molto aperto nelle situazioni di coppia; la brillante e affascinante Roberta Cipriani nel ruolo della nuova domestica Martina, che poi si lascerà coinvolgere nelle braccia del lussurioso Giulio- Da menzionare la disinvolta e determinata Stefania Di Santo, nel ruolo della moglie molto aperta di Giulio, Flavia; Matilde Tursi, ben compenetrata nel sicuro ruolo di Laura, amante ufficiale di Giulio.

Il testo di Sofà… ma non si dice ironizza sulle debolezze umane

Sofà … ma non si dice!Il testo di Sofà… ma non si dice ironizza sulle debolezze umane. I bellissimi e caldi colori delle scenografie e delle luci di Camillo Basso Amolat, mettono in evidenza un mondo dove l’estetica primeggia, come il divano posto al centro del palco, testimone muto di tradimenti e scenate. Lui non fa e non dice, mentre i protagonisti fanno e dicono, eccome se fanno…

La commedia è imperdibile e si ride con ironia e gusto

Sofà … ma non si dice!Sofà… ma non si dice una commedia imperdibile, divertente, ironica, attuale per certi tipi di coppie, che fa ridere dall’inizio alla fine, per certi aspetti anche graffiante, spietata nel far conoscere certe situazioni cui l’autore e regista Salvatore Scirè, sempre esperto e bravo nel dirigere gli attori, si è ispirato nel concepire l’imput iniziale della “coppia aperta”, salvo poi infondere alla commedia una cifra drammaturgica molto personale.

Giancarlo Leone

 

 

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