La farfalla impazzita con Elena Sofia Ricci. Stasera 29 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’Olocausto, va in onda su Rai1, alle 21.30, in prima serata questo film drammatico per la tv, con Elena Sofia Ricci e Massimo Wertmuller.
La farfalla impazzita con Elena Sofia Ricci
La farfalla impazzita con Elena Sofia Ricci. Stasera 29 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’Olocausto, va in onda su Rai1, alle 21.30, in prima serata questo film drammatico per la tv, con Elena Sofia Ricci e Massimo Wertmuller. L’attrice veste i panni di Giulia Spizzichino, determinata donna ebrea sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 e scomparsa nel 2016.
La triste vicenda di Giulia Spizzichino
La testimonianza di Giulia Spizzichino, che affronta i fantasmi del suo passato mezzo secolo dopo, fu fondamentale per l’estradizione dall’Argentina di Erich Priebke. L’ex ufficiale nazista delle SS era tra i responsabili della strage delle Forze Ardeatine, avvenuta il 24 marzo 1944, nella quale la donna perse 7 familiari oltre ai 19, (tra cui un bimbo di 18 mesi) mai tornati dal campo di concentramento di Auschwitz. La lotta per l’estradizione di Priebke e per la condanna fu lunga e difficile.
In occasione di questo film, abbiamo fatto una breve chiacchierata ad Elena Sofia Ricci, che qui vediamo impegnata in un ruolo drammatico, commovente ed emozionante.
Elena, come si è trovata ad interpretare il personaggio di Giulia Spizzichino?
“E’ stato per me un ruolo che mi ha emozionato tantissimo. ‘La farfalla impazzita’ è un film importante non solo per ricordare quello che è successo allora, ma anche per il momento attuale che stiamo vivendo. La memoria deve servire a tutti perché, come è scritto nel libro della Spizzichino – dice l’attrice -e come ho detto io nel film, tutti i carnefici sono carnefici e tutte le vittime sono vittime, allora come adesso”.
Per interpretare la Spizzichino ha letto la sua storia, si è messa in contatto con qualche familiare?
“Ho conosciuto Marco, suo figlio. A me e alla troupe di questo film, ci ha confermato ciò che Giulia diceva di sé stessa: era una donna dura, fredda, che non l’ha mai abbracciato, forse per colpa del suo straziante dolore. Ho avuto modo di conoscere anche la sorella di Giulia, Valeria, una ultranovantenne che ha avuto un dono dalla vita, quella di essere sopravvissuta come la sorella. Una vita, nonostante tutto, vissuta con gioia”.
Oltre questo film ci sono altri progetti in cantiere?
“Ho partecipato all’ottava serie della fiction ‘Che Dio ci aiuti’ sempre nei panni di Suor Angela, ma sarà solo un cameo nella prima e nell’ultima puntata”.
E poi c’è qualche altro progetto?
“Gli sceneggiatori stanno preparando le nuove puntate della serie ‘Teresa Battaglia’, ma ancora non sappiamo quando cominceremo a girare. Presto mi vedrete anche su Prime Video nella commedia nera ‘Un piccolo favore 2’, dove interpreto Portia, una mamma cattiva, crudele, malvagia, che darà del filo da torcere alle protagoniste”.
Giancarlo Leone