Una stanza al buio

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Una stanza al buio

Una stanza al buio. In scena al Teatro Belli di Roma  è andata questa pièce di Giuseppe Manfridi, per la regia di Claudio Boccaccini, con Giulia Morgani e Stefano Scaramuzzino. 

Una stanza al buio

Una stanza al buio
Foto di Pietro Vart

Una stanza al buio. In scena al Teatro Belli di Roma è andata in scena questa pièce di Giuseppe Manfridi, per la regia di Claudio Boccaccini, che ha visto protagonisti Giulia Morgani e Stefano Scaramuzzino.

Due soli attori in scena per una pièce che sprigiona suspance

Una stanza al buio
Foto di Pietro Vart

Due soli attori sul palco, anche se i personaggi della strana vicenda sono diversi: figure che aleggiano, sono basilari della storia, ma non compaiono, facendo immaginare allo spettatore, la suspense che la pièce sprigiona. Il testo, ricco di situazioni di “non detto” se da un lato, stuzzica il pubblico che solo in un secondo momento inizia a comprendere la storia che si sviluppa in un appartamento tra i due protagonisti, dall’altro sembra gravato da una trama un po’ confusa per niente chiara.

Una stanza al buio: spettacolo ad alta intensità psicologica

Ne consegue uno spettacolo molto psicologico. La storia si dipana con dei dialoghi fra l’uomo (non si capisce se sia l’amministratore dello stabile o il portiere) e la misteriosa donna, molto ambigua, ammaliatrice, interessata a raggiungere un suo fine, che potrebbe rovinare l’insicuro uomo.

Giulia Morgani e Stefano Scaramuzzino recitano magistralmente

Una stanza al buioLo spettacolo è un continuo scambio di battute, complicati dialoghi, discussioni che i due attori, Giulia Morgani e Stefano Scaramuzzino recitano magistralmente, la pièce si nutre con i suoi personaggi mostrando i loro caratteri e soprattutto debolezze maschili, accanto a specifiche furbizie molto femminili. Ne consegue uno scellerato meccanismo che non riesce a stregare, magnetizzare lo spettatore che, volendo sapere come andrà a finire questa storia, non si sente abbastanza “compenetrato” dalla narrazione.

Uno spettacolo intrigante con un finale inatteso

Una stanza al buioUn’unica scenografia all’interno di una stanza e un anonimo, mediocre sottofondo musicale, non aiutano a vivacizzare lo spettacolo che, seppur abbastanza intrigante, lascia un po’ insoddisfatto lo spettatore, nonostante l’inatteso finale dell’intera vicenda.

Giancarlo Leone   

 

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