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    Categories: Arte

NERO Perugino/Burri a Palazzo Baldeschi

Alberto Burri ritratto fotografico

NERO Perugino/Burri a Palazzo Baldeschi. La Fondazione Perugia presenta “NERO Perugino/Burri” una mostra dal 21 giugno al 2 ottobre, che mette in dialogo le opere dei due artisti umbri, accomunati dalla suggestiva e peculiare soluzione formale del fondo nero, da cui il titolo dell’evento. L’esposizione è curata dalla storica dell’arte Vittoria Garibaldi e il dal Presidente della Fondazione Burri Bruno Corà.

NERO Perugino/Burri a Palazzo Baldeschi

NERO Perugino/Burri a Palazzo Baldeschi presentazione della mostra

NERO Perugino/Burri” a Palazzo Baldeschi. Questa mostra ha lo scopo di rendere evidente il legame artistico che, a distanza di quasi 500 anni, unisce idealmente l’arte del Perugino con l’opera di Alberto Burri.

L’esposizione è stata voluta da Fondazione Perugia nell’ambito delle attività promosse per le celebrazioni per il Cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, che mette in dialogo le opere di quelli che forse sono i due maggiori artisti di origine umbra.

In mostra circa venti opere dal 21 giugno al 2 ottobre

Perugino Madonna col bambino e due cherubini 1495 Collezioni di Fondazioni Perugia

Saranno circa 20 le opere esposte dal 21 giugno al 2 ottobre 2023 a Palazzo Baldeschi in Corso Vannucci a Perugia, accuratamente selezionate dai due curatori. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Burri, che ha messo a disposizione le opere dell’artista tifernate, e agli importanti prestiti di prestigiosi musei, a partire dalla Galleria Nazionale dell’Umbria fino alla Galleria degli Uffizi e al Museo del Louvre, è stato possibile creare un percorso espositivo suggestivo che fa emergere i tratti comuni di due artisti pari per grandezza e solo apparentemente distanti.

L’elemento che accomuna le opere dei due Artisti è lo sfondo nero

3bAlberto Burri Rosso Plastica 1982, plastica carilico, combustione su cellotex Fondazione Alberto Burri Città di Castello

Le opere dei maestri Rinascimentali e del Perugino, in particolare, hanno infatti rappresentato per Burri una fondamentale fonte di ispirazione. L’elemento più evidente che accomuna le opere in mostra, è lo sfondo nero privato quindi delle ambientazioni paesaggistiche o prospettico-architettoniche, e che rappresenta una grande innovazione per l’epoca del Perugino, ed uno dei tratti più ricorrenti nell’opera di Burri.

Il pensiero di Vittoria Garibaldi curatrice della mostra e di Bruno Corà Presidente della Fondazione Burri

NERO Perugino/Burri a Palazzo Baldeschi presentazione della mostra

In proposito Vittoria Garibaldi curatrice della mostra ha detto: “Ho avuto l’onore di conoscere ma soprattutto di frequentare, Alberto Burri negli anni Ottanta. Era solito ripercorrere le vie del Rinascimento dell’Italia centrale, insieme ai suoi più cari amici come, Nemo Sarteanesi. È questo un dialogo dalle radici lontane e che trova conferma nelle linee, nelle forme e nelle sensibilità cromatiche che uniscono i due grandi artisti”.

Dal canto suo Bruno Corà ha affermato: “Le affinità da cogliere in questo episodio espositivo con il Perugino, così come avvenuto nel 2015, in occasione del confronto di Burri con Piero della Francesca e perfino col Signorelli, risiedono nel rapporto tra le loro opere che Brandi ha definito “allotropico”; cioè di creazioni che pur avendo aspetti diversi sono accomunate da una stessa sostanza. Essa riguarda, infatti, oltre il colore nero, l’esigenza irrinunciabile di forma, spazio ed equilibrio nell’opera”.

Una mostra molto interessante.

Savina Fermi

Savina Fermi: Appassionata d'arte, scrivo da sempre per diverse testate online, Sono una giornalista facente parte della 'vecchia guardia'. Non uso i Social per scelta.