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    Categories: Arte

Van Gogh in mostra a Palazzo Bonaparte di Roma

Vincent Van Gogh Tronchi d’albero nell’erba Saint–Rémy, tardo aprile 1890 Olio su tela, 72,5x91,5 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Van Gogh in mostra a Palazzo Bonaparte di Roma. Esattamente a 170 anni dalla nascita di Vincent Van Gogh Palazzo Bonaparte dedica una grandiosa esposizione a questo maestro della pittura, con 50 opere del Kroller Muller Museum di Otterlo. L’esposizione E’ curata  da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti. La mostra e nella fattispecie Il Seminatore, lo scorso 4 novembre, ha subito un ‘aggressione da parte di manifestanti attiviste per il cambiamento climatico, che hanno versato sull’opera una zuppa di verdura. Il quadro non ha subito danni. Da domenica 6 novembre l’opera di Van Gogh è tornata visibile regolarmente.

Van Gogh in mostra a Palazzo Bonaparte di Roma

Vincent Van Gogh Covone sotto un cielo nuvoloso Auvers-sur-Oise, luglio 1890 Olio su tela, 63,3×53,7 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Le due curatrici hanno avuto l’accortezza di far mettere sullo stesso piano anche le prime importanti opere che il pittore più conosciuto al mondo, ha creato quando era ancora nella casa di famiglia, come I raccoglitori di patate e i primi Ritratti di contadini all’aperto nei campi, dediti al lavoro duro che contraddistingueva al tempo, questa attività.

Sono noti tutti i ricoveri negli ospedali psichiatrici, i suoi attacchi di follia che lo hanno portato a tagliarsi un orecchio, tutto quanto avvenuto nel periodo francese, fino al colpo di pistola che ha posto fine alla sua vita, il 29 luglio 1890.

 

La mostra espone 50 opere del Kroller Muller Museum di Otterlo

Vincent Van Gogh Pini al tramonto Saint–Rémy, dicembre 1889 Olio su tela, 93,5×74,2 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

 

 

La mostra di Roma attraverso 50 opere provenienti dal Kroller Muller Museum di Otterlo,  e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrare la grandezza universale. Un percorso dal filo conduttore cronologico, che fa riferimento ai periodi e ai luoghi in cui visse.  Dal periodo olandese, al soggiorno parigino, a quello di Arles, fino a St.Remy e Auvres-Sur-Oise, dove morì.

 

 

Il rapporto di Van Gogh con la verità del mondo

Vincent Van Gogh Il seminatore Arles, 17 – 28 giugno 1888 ca Olio su tela, 64,2×80,3 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

 

Un rapporto con la verità del mondo, quello di Van Gogh, che emerge nell’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza, allo studio sacrale delle figure di coloro che lavorano la terra, come il seminatore, il raccoglitore di patate, i tessitori, le donne intente a mansioni domestiche; atteggiamenti di goffa dolcezza, la fatica intesa come ineluttabile destino.

 

Particolare enfasi nel periodo parigino, è dedicata alla ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con un linguaggio cromaticamente vibrante.

I ritratti di Van Gogh in mostra a Roma

Vincent van Gogh Autoritratto Parigi, aprile – giugno 1887 Olio su cartone, cm 32,8×24 © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Si rafforza l’interesse per la fisionomia umana, con numerose serie di ritratti, che testimoniano la volontà di lasciare il suo segno  e la convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica, una fecondità ben maggiore del passato. E’ di questo periodo l’Autoritratto su fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra, con l’immagine dell’artista che si staglia di tre quarti.

A partire dal 1887, l’immersione totale nella luce e nel colore del mezzogiorno del sud francese, porta Van Gogh a rafforzare il cromatismo, soprattutto nel tratto e nella forza del colore, nella resa della natura.

 

 

Van Gogh rafforza il cromatismo nel tratto e nella forza del colore

Vincent van Gogh Vecchio disperato (Alle porte dell’eternità) Saint–Rémy, maggio 1890 Olio su tela, 81,8×65,5 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

 

Ecco, quindi, che l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel 1888, con la quale Van Gogh, avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva, solo con un uso metafisico del colore.

Così Il giardino dell’Ospedale di Saint-Remy ( 1889) assume l’aspetto di un tumulto intricato, mentre lo scoscendimento di un Burrone del 1889, sembra inghiottire ogni speranza,  e la rappresentazione di un Vecchio  disperato del 1890, divine l’immagine di una disperazione fatale. l’immagine di una disperazione totale.

 

 

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira

Vincent Van Gogh Natura morta con un piatto di cipolle Arles, inizio gennaio 1889 Olio su tela, 49,5×64,4 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Amabasciata dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia con il Kroller Muller Museum di Otterlo e curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.  L’esposizione ha come main sponor ACEA e Sponsor Generali Valore Cultura e altri.

Accompagna la mostra un catalogo edito da SKIRA .

Savina Fermi

Savina Fermi: Appassionata d'arte, scrivo da sempre per diverse testate online, Sono una giornalista facente parte della 'vecchia guardia'. Non uso i Social per scelta.