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    Categories: Arte

Il Museo dell’Arte Salvata a Roma

Museo Arte Salvata InaugurazioneFoto_Roberto_Serra

Il Museo dell’Arte salvata a Roma. Il Museo dell’Arte Salvata è stato  fortemente voluto dal Ministro della cultura Dario Franceschini. Trova la sua sede nella Aula Ottagona detta Planetario all’interno del Museo dell’Arte Romana delle Terme di Diocleziano. Questo Museo inaugurato a giugno 2022, serve a contenere i reperti che sono stati recuperati dal Comando dei Carabinieri del nucleo TPC ,che è destinato al recupero dei beni sottratti, o trafugati illegalmente e venduti in Italia e all’Estero.

Il Museo dell’Arte Salvata a Roma

Museo Arte Salvata Inagurazione_Foto_Roberto_Serra

Il Museo dell’Arte salvata a Roma. Come dichiarato dal Ministro alla presentazione della struttura:“ Naturalmente i beni recuperati vengono esposti per un dato periodo di tempo limitato e poi restituiti ai musei nel cui territorio sono stati trafugati. Prima ogni tanto veniva allestita una mostra che una volta allestita espone per breve tempo queste opere, ora in questo Museo, i manufatti transitano per essere esposti e finalmente tornare nei luoghi di provenienza”.

 

Museo Arte Salvata Inagurazione foto Roberto Serra

 

Ha aperto il museo un gruppo di opere recuperate negli USA, nell’arco di tempo fra dicembre 2021 e giugno 2022. Si tratta di un corpus imponente di opere con numerosi pezzi di archeologia di varie civiltà.

 

 

Il Museo dell’Arte Salvata a Roma con opere provenienti dall’Italia e dall’Estero

Museo Arte Salvata Foto_Roberto_Serra

Il Ministro della cultura Dario Franceschini ha detto:” le Opere d’arte trafugate, reperti archeologici dispersi, venduti e importati illegalmente: si tratta di una perdita significativa per il patrimonio culturale di un paese , espressione della sua memoria ricca e dei valori distintivi, nonchè dell’identità di un popolo”.

 

 

Tutelare e valorizzare queste opere – ha ribadito Franceschini – è un dovere istituzionale , ma anche un impegno morale: è necessario assumersi questa responsabilità,  nei confronti delle generazioni future, per conservare con queste testimonianza quel valore identitario che permette di riconoscersi in una storia culturale comune”.

 

Il Comandante del nucleo Carabinieri del patrimonio artistico, Roberto Riccardi

Presente all’inaugurazione della mostra il Comandante dei Carabinieri di Brigata, Comandante del nucleo Carabinieri del patrimonio artistico, Roberto Riccardi. Egli ha affermato che : “Ammontano a tre milioni i beni riguagnati e ciò che appare in questa esposizione è  solo una parte del bottino rientrato negli ultimi recuperi”.

 

Il Museo dell’Arte Salvata: con opere risalenti all’epoca orientalizzante dell’Etruria e del Lazio

Museo Arte Salvata Giara

 

Tra le opere esposte, spiccano i reperti più antichi che risalgono all’epoca orientalizzante, provenienti dall’Etruria meridionale, ma anche dal Lazio, coma La Giara in ceramica d’impasto rosso sovra-dipinto in bianco di produzione etrusca(Cerveteri)con scena mitologica dell’accecamento di Polimefo e animali, e il Cratere cerimoniale  con quattro anse sormontate da coppette, in ceramica d’impasto rosso sovra-dipinto in bianco di produzione nord laziale con uccelli acquatici.

 

 

Museo Arte Salvata Anfora con guerrieri

Tutte le opere saranno in mostra fino al 15 settembre 2022

Da menzionare l’Anforetta etrusca a figure nere con guerrieri  del VI sec e la Coppa attica a figure rosse con Dioniso e satiri de V sec. Tra le altre opere in mostra, il Cratere a forma di calderone con scena di banchetto con il gioco del kottabos della metà del IV sec e il Piatto con due anse, con maschera centrale e scena di guerra tra Greci e Amazzone del IV sec.

 

 

Tutte le opere saranno in mostra fino al 15 settembre 2022 e per l’occasione il museo sarà visibile al pubblico dal martedì alla domenica dalle 11 alle 18.

 

Museo Arte Salvata Cratere a forma di calderone

Il Museo dell’Arte Salvata è il primo passo per la ristrutturazione totale del Museo Nazionale Romano e il compimento del progetto dell’architetto Giovanni Bulian. Il suo progetto prevedeva la ristrutturazione degli spazi interni, compresa l’area ottogonale, a suo tempo non realizzata.

 

 

Il progetto di Bulian, difatti, non venne interamente realizzato. Prevedeva l’unione dell’Aula Ottagona al complesso delle Terme, con l’eliminazione del primo tratto di via Cernaia, per permettere la rilettura delle antiche strutture diocleziane.

Savina Fermi

 

Savina Fermi: Appassionata d'arte, scrivo da sempre per diverse testate online, Sono una giornalista facente parte della 'vecchia guardia'. Non uso i Social per scelta.