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L’editoria italiana di varia nel 2022 registra una flessione

L’editoria italiana di varia nel 2022 registra una flessione. Lo dice un report dei dati rielaborati dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori-Aie su rilevazioni di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito Aie.

L’editoria italiana di varia nel 2022 registra una flessione. Il settore dedicato all’edizione di romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche, e online, e nella grande distribuzione, registra nei primi cinque mesi del 2022, una flessione del 4,5% a valore e del 3,6% a numero di copie, rispetto allo stesso periodo nel 2021.

L’editoria italiana di varia nel 2022 registra una flessione

Le vendite a prezzo di copertina nelle prime venti settimane, sono state pari a 565,6 milioni di euro, le copie vendute pari a 38,3 milioni con una perdita a valore di 27,0 milioni di euro e di 1,4 milioni di copie vendute rispetto al 2021.

 

 

Nel mese di maggio (24 aprile-21 maggio) si è avuto un -8,6% a valore e -8,2% a copie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite sono state pari a 96,2 milioni e le copie sono state pari a 6,7 milioni (rispetto al maggio 2021 si sono persi rispettivamente 9,1 milioni a valore e 600 mila copie).

Si interrompe la crescita dell’online

 

Si interrompe la crescita dell’online che proseguiva ininterrotta dal 2019, mentre le librerie fisiche continuano a recuperare terreno, dopo il crollo nel 2020, a causa delle chiusure dovuta alla pandemia. A livello di quote, le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l’online si ridimensiona al 43%, la grande distribuzione cala ancora fino al 4,6%.

Nel 2022 in crescita fumetti e narrativa straniera

Nel 2022 gli unici generi in crescita, sono la narrativa straniera e i fumetti le cui vendite nelle librerie, dal 2019 a oggi, sono triplicate. L’esplosione della vendita di fumetti ha un peso rilevante nell’andamento del mercato. Gli acquirenti che nelle loro scelte dichiarano di essere stati influenzati “molto” o “abbastanza” da quanto letto, visto o ascoltato sui social network sono il 59% nel 2021, erano il 50% nel 2019. La crescita di questa influenza si rispecchia nella top 10 dei primi quattro mesi.

Raffronto positivo con i dati 2019

Questo secondo i dati rielaborati dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori-Aie su rilevazioni di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito Aie.
Rimane positivo il confronto con i primi cinque mesi del 2019. Le vendite sono in crescita del 15,3% a valore e del 15,8% a numero di copie, ovvero 72,4 milioni di euro in più e 5,2 milioni di copie in più.

Redazione

Carlo Salvatore: