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    Categories: Arte

Sing Sing il corpo di Pompei al MANN di Napoli

Sing Sing il corpo di Pompei al MANN di Napoli. La mostra presenta 50 foto archeologiche di Luigi Spina dei reperti conservati nelle celle del deposito del Museo, celle che hanno preso il nome di Sing Sing, perchè fin’ora inaccessibili al pubblico e che in questa occasione, potrà fino al 30 giugno 2022 ammirare.

Sing Sing il corpo di Pompei al MANN di Napoli. Il progetto fotografico è stato accompagnato da un libro fotografico pubblicato da 5 Continents Editions. Le foto di Luigi Spina sono naturalmente in bianco/nero e illustrano vasi, anfore, ciotole, e specchietti, che parlano della vita quotidiana di Pompei e Ercolano. Di come si svolgesse l’attività quotidiana dei suoi abitanti, prima dell’eruzione del 79 d.C. la terribile notte e il giorno successivo. Questo progetto fotografico permette al pubblico di conoscerla, e soprattutto ha permesso che fossero aperte le celle chiamate Sing, Sing dei depositi del Museo, perché erano state non accessibili fin ora, a causa della pandemia.

Sing Sing il corpo di Pompei al MANN di Napoli un progetto fotografico di 50 foto di reperti di Pompei ed Ercolano giacenti nei sotterranei del Museo

Nel frattempo però Luigi Spina ha portato a termine il progetto fotografico della Galleria dei capolavori, cioè la Galleria Farnese, naturalmente oggetto di un libro.

Il progetto fotografico oggetto di questa mostra si sofferma sui manufatti in vetro, ceramica e terracotta di Pompei ed Ercolano. Luigi Spina ha dichiarato: “guardando il pane ho immaginato il panettiere che lo faceva quella notte: non ebbe più un giorno. Pensare che quel pane che conserva il desiderio della vita. Mi aggrappo al corpo di una testimonianza ancora viva e ricca di significato di quell’olocausto naturale, dove l’intervento del Dio Vulcano portò una tragedia senza precedenti”.

Un volume accopmpagna la mostra Sing Sing edita da 5 Continents Editions

Il volume che accompagna la mostra edito da 5 Continents Editions è corredato dai testi di Paolo Giulierini, di Joao Vilela Gerardo, Davide Vargas e Luigi Spina. Per citare soltanto le biografie dei due autori interessati al MANN, si parlerà innanzitutto di Luigi Spina.

Luigi Spina è fotografo e archeologo sognatore. Gorgio Buchner lo ha così definito. I suoi principali campi di ricerca sono gli anfiteatri, i legami tra arte e fede, le antiche identità cultuali, il confronto con la cultura classica, la ricerca sul mare.

Il fotografo Luigi Spina ha pubblicato 22 libri fotografici

Ha pubblicato 22 libri fotografici di ricerca personale e ha realizzato prestigiose campagne fotografiche per Enti e musei, tra i volumi pubblicati in diverse lingue distribuiti in tutto il mondo, vale la pena di segnalare L’Ora incerta, Le danzatrici della villa dei Papiri, Diario Mitico, Sing Sing, Cronache visive sulla Collezione Farnese, Canova. Quattro tempi, i Confratelli, tutti editi pe 5 Continents Editions, mentre per Silvana Editoriale ha lavorato per le foto della Centrale Montemartini di Roma.

Ha esposto foto per associazioni culturali, diversi Musei. La rivista Artribune lo ha nominato fotografo dell’anno 2020.

Paolo Giulierini è archeologo e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli sin dal 2015 e rimarrà in carica sino al 2023. Durante la sua permanenza al Museo ha progettato e curato la riapertura di diverse sezioni della struttura.

Anna Camia

 

 

Anna Camia: