Alla metà del Cinquecento Vicenza era nota in Europa per la lavorazione della seta. Questo spinse i nobili a farsi costruire ville sulla terraferma. Chiamato l’architetto più celebre del momento Andrea Palladio, furono i pittori Paolo Veronese e Jacopo Bassano e lo scultore Alessandro Vittoria che decorarono con le loro opere le ville. Tutto questo è ben messo in mostra fino al 22 aprile 2022 a Vicenza nella Basilica Palladiana.
Il Rinascimento si sviluppò a Vicenza soltanto alla metà del Cinquecento quando la città divenne nota in Europa per la fabbricazione della seta. Allora i nobili decisero di farsi costruire da Andrea Palladio il più celebre architetto dell’epoca, delle ville dove abitare sulla terraferma, residenze che vollero fossero decorate con le opere di Paolo Veronese, Jacopo Bassano e Alessandro Vittoria. Artisti che dimenticate le suggestioni di Giulio Romano e Parmigianino, amavano invece il nuovo rappresentato a Roma da Michelangelo e Raffaello.
La mostra ricostruisce questo importante periodo che va dalla metà del Cinquecento fino alla fine del secolo. Tutto questo, avverrà tramite un’ottantina di opere tra le quali i prestiti concessi dal Louvre di Parigi, dal Prado di Madrid, dal Kuntistoriches Museum di Vienna, il Fitzwilliam Museum di Cambridge, le collezioni di Birmingam Museums Trust, Le Gallerie degli Uffizi di Firenze, i Musei Vaticani, la Galleria Borghese di Roma, mettendo in luce i meccanismi di produzione e i processi creativi che si celano dietro la produzione stessa, con la quale sono stati costruiti.
Molte opere non sono conosciute, altre sono accostate per la prima volta ai loro modelli di ispirazione, realizzata dall’artista. Questo è il caso dell’Adorazione dei Magi di Jacopo Bassano provenienti uno dalle collezioni del Birmingham Museums Trust e l’altro dal Kuntistoriches Museum di Vienna, che per la prima volta saranno visti accostati.
Per la Giuditta con la testa di Oloferne del Veronese in prestito da Palazzo Rosso di Genova che sarà messo accostato, al suo bozzetto proveniente dal Museo Soumaya di Città del Mesasico, presentato per la prima volta in Europa. Uno dei più stupefacenti disegni del Parmigianino, Sacra Famiglia con due santi proveniente dal Tyler Museum di Haarlem, viene messo in dialogo con l’opera Madonna con Bambino e santi del Veronese.
Lungo il percorso sarà possibile entrare nelle botteghe degli artisti e ammirare il quadro circondato da statue, dai disegni rappresentati nel dipinto, come è il caso dello splendido Ritratto d’uomo verosimilmente il pittore Antonio Aliense ( 1566-1622) dipinto da Palma il giovane, uno provenienti dal Birmingam Museums Trust attorno a cui sono esposte le opere in questo rappresentate: il disegno di Bassano, Vitellio Griimani dal Louvre di Parigi posto accanto al busto omonimo, primo proveniente dal Museo di Scienze archeologiche di Padova.
Altri esempi, il Galata in carcere del Museo Archeologico di Venezia, il Sebastiano della vittoria della chiesa di San Francesco della Viga di Venezia, e lo studio di Palma il giovane dell’Accademia di San Luca di Roma. E si potrebbe ancora continuare.
La mostra è promossa dal Comune di Vicenza con il Centro Internazionale degli studi Andrea Palladio, la Fondazione Teatro Comunale Comune di Vicenza. La promozione e organizzazione della mostra si deve a Marsilio Arte, che ha prodotto anche il catalogo e questo o in si occasione della candidatura della città di Vicenza a Capitale italiana della Cultura 2024.
La mostra è sostenuta dalla Regione Veneto e Provincia di Vicenza, e realizzata in partnership con Intesa San Paolo e Gallerie d’Italia, Palazzo Montanari e AGSM AIM e Fondazione Roi Radio Montecarlo.
Savina Fermi