Gran Casinò Olimpico con Antonello Costa

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Gran casino Olimpico con Antonello Costa è in scena, solo per pochi giorni, fino al 24 ottobre a Roma. Antonello Costa con grande emozione è tornato su un palcoscenico teatrale per proporre il suo nuovo spettacolo. E per debuttare nuovamente in teatro ha scelto l’Olimpico di Roma

Gran casino Olimpico con Antonello Costa è in scena, solo per pochi giorni, fino al 24 ottobre a Roma. Questo nuovo spettacolo è un variegato varietà, che ha riscosso grosso successo da parte del pubblico, nonché grandi risate.

Con Antonello Costa, la sorella Annalisa e una degna spalla, Giampiero Perone, nonché il “maestro” di ballo Giorgio De Bortoli e un favoloso corpo di ballo che intrattiene il pubblico con i vari stacchetti tra un numero e l’altro del comico.

 

 

Gran Casinò Olimpico

 diverte il pubblico con ironia

Con gag, canzoni, sketch, monologhi, balli, Gran Casinò Olimpico diverte il pubblico con ironia per circa tre ore, dove tutte le esibizioni si inseriscono dentro un Casinò in crisi per la mancanza di clienti e pubblico. Il suo direttore, Giacomo Nero, in arte Black Jack, cui dà corpo e animo Giampiero Perone e la sua fedele assistente-segretaria, Annalisa Costa, decidono di risollevare le sorti del teatro ingaggiando un comico, Antonello Costa, che accetta per diecimila euro al mese, nonostante la crisi del casinò.

 

Lo spettacolo è un varietà moderno

Lo spettacolo, che ha tutte le modalità di un varietà, è moderno, con giochi di luce, paillettes, cambi di costume, dove Antonello Costa propone, con la sua consumata bravura che tutti conosciamo, una variegata carrellata di personaggi esilaranti, insoliti, improbabili, facendo un omaggio al vecchio varietà.

 

 

Intanto nei corridoi del Casinò si aggira, specialmente la notte, una presenza malinconica, un vecchio attore che è stato grande negli Anni 60, avendo avuto il suo successo proprio in quegli anni e che ora è caduto in disgrazia.

 

Il Casinò ha scritturato il comico Costa ed ecco che i personaggi non mancano a rallegrare il pubblico

Il Casinò ha scritturato il comico Costa ed ecco che i personaggi non mancano a rallegrare il pubblico presente in sala, personaggi molto caratteristici: ecco Ramon, che viene preso per “Julio”, ecco Anice, cuoco del ristorante vegano “Il finocchietto selvatico” a cui non piace assolutamente la patata; ecco l’esilarante Arcangelo Bottiglia, con tanti tic nervosi e balbuzie. Senza dimenticare l’immancabile Don Antonino, che vorrebbe comprare il casinò per farne poi un supermercato e si presenta stile “Il Padrino”. Da non perdere, infine, l’egiziano, proprietario del bar, il “Ke-Bar” che dice di avere sette mogli e di mantenerle a fatica tutte quante, facendo poi le diversità fra il suo Paese e l’Italia.

Divertente la nuova scenetta che vede due uomini al parco, che giocano sui fraintendimenti e sugli equivoci. Tutti questi personaggi un po’ eccentrici che cantano, ballano, raccontano storie, sono tutti interpretati da Antonello Costa. Alcune volte affiancato da Giampiero Perone, che si rivela un’ottima spalla.

In Gran Casinò Olimpico, tra il moderno e l’antico, si mescola il vecchio varietà, ma c’è anche una grande innovazione come le canzoni di un tempo che vengono cantate su note di brani recenti, e c’è anche il numero di tip tap sulle note della canzone Tre numeri al lotto di Peter Van Wood. Entusiasmante la coreografia che fa una carrellata su tutti i balli dagli Anni 60 ai giorni nostri.

Gran Casinò Olimpico: uno spettacolo senz’altro da vedere

In Gran Casinò Olimpico, Costa ancora una volta dimostra le sue doti di attore comico, caratterista, cantante e ballerino, dimostrando di essere uno showman completo, preparato e versatile. Ottima la bellissima grafica che fa da sfondo a tutto lo spettacolo. Grazie anche a chi ha collaborato ai testi, alle canzoni, agli arrangiamenti, alle musiche.

 

Gran Casinò Olimpico: uno spettacolo senz’altro da vedere, imperdibile, perché innanzitutto coinvolge il pubblico. Poi, perché è un piccolo viaggio nel varietà che fa luce anche su tanti aspetti più sentimentali e seri.

Giancarlo Leone

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