Al MUDEC la mostra di Luisa Menazzi Moretti

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IO SONO/I AM
IO SONO/I AM

Al MUDEC Museo delle culture di Milano fino al 1 agosto 2021 c’è la mostra IO SONO / I AM di Luisa Menazzi Moretti. L’esposizione fa parte del palinsesto “I talenti delle donne” promosso dall’Assessorato alla Cultura

IO SONO / I AM di Luisa Menazzi Moretti
IO SONO / I AM di Luisa Menazzi Moretti

All’interno di questa manifestazione sono state inserite novità ed iniziative che trattano del talento femminile in generale, e in particolare di quelle creative, artistiche, relazionali e sociali di donne di ogni nazionalità. In mostra nel ricco programma proposto dalla città di Milano dove il MUDEC presenta l’ultimo progetto di Luisa Menazzi Moretti IO SONO/ I AM una mostra fotografica realizzata grazie alla collaborazione con FOCUS Fondazione Quartieri Spagnoli.

Io sono-I Am, Adama, @ Luisa Menazzi Moretti, 2017
Io sono-I Am, Adama, @ Luisa Menazzi Moretti, 2017

La mostra fa parte dal palinsesto “La Bella Estate” promosso dal Comune di Milano che sino al 21 settembre 2021, propone ai milanesi e ai visitatori un importante calendario di programmi artistici, culturali, sportivi, ricreativi e per il tempo libero. La mostra si apre nello spazio Khaled al-Asaad del Mudec. E’ composta da venti ritratti fotografici di rifugiati o richiedenti asilo, alle quali l’artista ha voluto unire un libro-didascalia vuoto, con un titolo e una fotografia di copertina a ogni protagonista. Luisa Menazzi Moretti ha raccolto anche esposti i racconti delle loro storie di ognuno di loro, alla fine della galleria fotografica. Il lavoro creato nella prima metà del 2017, racconta storie di vita inedite raccolte in Basilicata, di rifugiati che provengono da 16 differenti destinazioni: Afghanistan, Pakistan, Siria, Nepal, Gambia, Nigeria, Senegal. Congo, Mali, Cista d’Avorio,  Eritrea e Etiopia.

Io sono-I am, Mohamed, @ Luisa Menazzi Moretti, 2017
Io sono-I am, Mohamed, @ Luisa Menazzi Moretti, 2017

 

Le immagini esposte in rigorosa sequenza, rappresentano una vera galleria di ritratti, simile a quelle che si trovavano esposte nelle grandi famiglie aristocratiche o di alta borghesia. Questi non sono una serie di ritratti di ascendenti, oppure di iniziatori di grandi famiglie industriali, ma di persone che sono fuggite dalle loro terre perché erano in condizioni impossibili, cittadini che cercano di trovare una possibilità di vita accettabile.

 

 

Io sono-I am,@ Luisa Menazzi Moretti, 2017

 

In effetti una galleria di ritratti di persone che a noi sembrano tutte uguali, ma che raccontano effettivamente la vita di ciascun rifugiato, la sua storia spesso tragica, della quale non conosciamo nulla, al quale è unito un libro ancora vuoto da compilare, con storie che l’autrice ha ascoltato e anche registrato.

 

 

 

IO SONO/I AM
IO SONO/I AM

Come dichiarato da Luisa Menazzi Moretti:”Ho incontrato persone arrivate nel nostro paese alla ricerca di una vita migliore. Insieme a moltissime altre si confondono nell’indistinto afflusso di uomini e donne che appaiono senza volto e senza storia. Non sappiamo nulla di loro. Da dove vengono, chi sono? Li vediamo da lontano, in televisione, su internet, paiono tutti uguali’ fomentale invece concepire il loro essere individui prima che migranti”.

Luisa-Menazzi-Moretti
Luisa Menazzi Moretti

L’artista Luisa Menazzi Moretti ( Udine 1964) a sedici anni si è traferita con la famiglia nel Texas dove ha studiato fotografia prediligendo il bianco/nero. Rientrata in Europa si è laureata in lingue e letterature straniere a Londra e dopo alcuni anni è rientrata in Italia. Moltissime sono state le sue mostre, elencarle tutte in questa sede è impossibile, basterà citare le più note al pubblico: PAN di Napoli 2018, Museo Santa Maria della Scala Siena 2017, Museo dei Tre Oci Venezia tre mostre, Festival dei due Mondi Spoleto, Galleria Arte Moderna Genova 2014, i suoi ultimi tre progetti sono stati premiati con la menzione d’onore dall’International Photography Awards di New York.

Savina Fermi

 

 

 

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