
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano in occasione dal settantenario della morte di Dante Alighieri presenta fino al 12 settembre 2021 una mostra di testi cronologici che vanno dal XIV secolo al XX.

Con il titolo “Sfogliando la Comedia All’Ambrosiana” fino al 12 settembre 2021 la Veneranda Biblioteca Ambrosiana permette di visionare testi che vanno dal XIV secolo al XX. La rassegna è stata curata dal Collegio dei Dottori dell’Ambrosiana. Il percorso espositivo inizia con il celebre codice miniato della Divina Commedia che risale alla fine del XIV secolo, noto come Chiose ambrosiane che venne asportato dal Napoleone per il suo valore nel 1796 e che ritornò a Milano dopo il Congresso di Vienna. Vicino a questo si può vedere il Commento alla Comedia del XV secolo redatto da Piero Alighieri il figlio che Dante ebbe dal matrimonio con Gemma Donati. Il Comento si sforza di adattare il capolavoro dantesco ai capolavori della travatura classica e con gli scritti dei Padri della Chiesa degli Scolastici. Il resto è scritto in latino e si capisce che era e destinato alle persone colte.

Negli incunaboli la più importante e preziosa è l’edizione realizzata a Venezia ne 1481 con commento di Cristoforo Landino, che all’interno ha 100 incisioni in legno, il cui disegno è attribuito al Mantegna. Ebbe larga diffusione poiché era una visione interpretativa del testo, molto semplice adatta alle persone di media cultura, nonchè celebrativa della città di Firenze.

Nella sezione del Cinquecento la più importante è la famosa stampa di Aldo Manuzio de1501, curata dal Bembo che ha per la prima volta usa il carattere corsivo. Tra le opere del settecento c’è quella di Antonio Zatta del 1759 dedicata a Elisabetta Patrowna imperatrice russa, molto amante di Dante, illustrata da belle incisioni e nell’800 c’è quella dedicata a Luigi Mussi scritta in caratteri di tipo bodoniano.
Questo per citare solo le opere più importanti.
Savina Fermi