Nicola Samori notissimo all’estero porta ora un’antologica a Bologna a Palatizzo Fava. La mostra con 80 opere è un progetto di Genius Bonomia Musei della città con il sostegno e la collaborazione della Cassa di Risparmio di Bologna.
Questa mostra di Nicola Samori è un’antologica di tutta la ricerca dell’artista negli ultimi vent’anni, della sua tecnica pittorica e delle sue manifestazioni. Il progetto espositivo permette di vedere in modo esaustivo e preciso le opere più rappresentative della sua produzione, con pezzi che interessano la scultura e la pittura. Nicola Samori è cresciuto professionalmente con gli studi nell’Accademia di Belle Arti della città e sin da allora, si era manifestata la sua idea sempre connessa con la volontà di demolire l’idea di serenità delle immagini, pensiero che ha mantenuto nel tempo sperimentando sempre nuove tecniche.
L’esposizione di Palazzo Fava permette all’artista di confrontarsi con l’epoca barocca con un percorso di suggestioni e analogie con i fregi che decorano le sale del piano nobile. Nel salone con il mito di Giasone e Medea verranno presentati lavori che si rifanno all’ultimo decennio di attività di Samori, sembrerà rifarsi alla pittura del Carracci, mentre con i lavori che si rifanno alla fusione del rame con uno sguardo sulla tematica del corpo scarnificato l’artista vorrà stravolgere la sala degli Allievi di Ludovico Carracci. La stanza dipinta da Francesco Allori invece ospiterà una specie di camera delle meraviglie con oggetti vegetali e animali.
La sala delle Grottesche ospiterà il monumentale Malafonte che sembra essere stato concepito appositamente. Inoltre il percorso espositivo permetterà di vedere alcuni pezzi e opere rinvenuti all’interno delle Collezioni d’Arte e Storia della Fondazione Carisbo, che interessano anche gli spazi e le opere dello stesso museo. Tra le opere in mostra la Maddalena Penitente del Canova e i ritratti delle donne cieche di Annibale Carracci.
Al piano superiore nelle sale del secondo piano ci saranno lavori di piccolo e medio formato che sviluppano tematiche singole e metteranno il punto sulle diverse tecniche utilizzate dal Samori: il disegno e la scultura, che fa comprendere tutta la ricerca ossessiva del maestro che ha fatto di lui un artista che è unicum internazionalmente.
Nicola Samori ( 1957) Ha partecipato a du Biennali di Venezia, al MART di Rovereto, al MAN di Napoli, al Museo di Arte Contemporanea La Pescheria di Pesaro e molti altri. All’estero poi ha avuto un grosso successo a Copenaghen, a New YorK, al Kunsthalle di Tübingen e in altri luoghi.
Anna Camia