Il realismo magico di Giacomelli a Senigallia

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A Senigallia città della fotografia si celebra il realismo magico di Mario Giacomelli con le foto della Civica Raccolta di Palazzo del Duca, al Palazzetto Baviera. E’ curata da Simone Giacomelli e Katiuscia Biondi

Mario Giacomelli, Passato, 1986/90 © Rita Giacomelli 

Con una mostra stabile in una parte di Palazzo del Duca, Palazzetto Baviera restaurato all’uopo, c’è l’esposizione delle opere donate al Comune da Mario Giacomelli stesso negli anni ’90 del Novecento. E’ quindi un omaggio permanente ad uno dei maestri della fotografia del Novecento con 90 fotografie selezionate in collaborazione con gli archivi del fotografo, che sono diretti da Simone Giacomelli e Katiuscia Biondi.

 

Mario-Giacomelli-La-notte-lava-la-mente-1994-95-Gelatin-Silver-Print Courtesy Collezione Civica Senigallia © Archivio Eredi Mario Giacomelli

L’opera di Giacomelli viene proposta in modo antologico, per tematica e per serie, onde metterne in luce i temi e le suggestioni che solo un maestro riesce a fare. La sua personalità è fortemente basata sulla sua terra perché raramente si è allontano da questa, ma nonostante questo riuscì a superare i confini geografici, per emergere e primeggiare grazie alla sua volontà e alla sua ricerca. In effetti però furono i personaggi della sua terra che lo spinsero a fotografarli. Basterebbe pensare al ciclo dei seminaristi divertente e realistico con una sua magia di verità che moti non avrebbero saputo mettere in luce così’ bene.

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Fu il gruppo MISA fondato da Giuseppe Cavalli nel 1954 nel quale il giovane Giacomelli si unì per poco tempo insieme a Ferruccio Ferroni, che contribuì all’importante dibattito teorico che si svolse in Italia, per parlare della teoria e delle funzioni estetiche della fotografia. Furono esposte opere di Giacomelli, Ferroni e Cavalli e ai loro discepoli che si formò il Gruppo MISA, con risultati però effettivamente differenti. Però fu un breve laboratorio di idee che pur avendo vita breve, servì a rendere questi artisti della fotografia noti. Gruppo nel quale Giacomelli si distinse e sviluppò per tutta la seconda metà del Novecento, la sua opera.

Questo gli è valso una grande notorietà. Verso la metà degli anni ’60 ebbe con Scanno una grande mostra al MOMA di New York, quindi l’amore per la sua terra lo ha portato ai più alti vertici dell’arte fotografica e ben si nota nelle sue foto l’essere stato da giovane poeta e pittore. Ha sempre lavorato in modo seriale ed è giustissimo, che questa mostra si basi su questa tematica. Grazie alle tante mostre esibite con successo, nel 2016 ne ha avuta una importante a Roma a Palazzo Braschi, che ha messo in luce anche il paesaggio, altra tematica cara a Mario Giacomelli. Naturalmente oltre al Realismo magico di Giacomelli continua a Palazzo del Duca, la mostra La realtà del sogno e Realismo Marchigiano.

Anna Camia

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