X

Bridgerton un successo targato Netflix

Shonda Rhimes ha colpito ancora. L’autrice di successi come Grey’s Anatomy e Scandal, ha fatto un’altra volta centro con altissimi ascolti della serie Bridgerton, prodotta da Shondaland, creata da Chris Van Dusen Practice.

Dopo l’autunno nel segno di The Crown, è grande successo per un’altra serie televisiva in costume, ambientata nel periodo Regency della prima metà dell’800: Bridgerton, è stata lanciata a Natale su Netflix e subito tra le prime dieci nel mondo. La seconda stagione è già nell’aria, non ancora confermata ufficialmente.

 

Il contesto storico in cui si declina la serie è quello che va 1811 al 1820, periodo Regency, durante il quale il Principe di Galles, Giorgio, salì al potere appoggiato dai Lord Commissari, con la carica di reggente, a causa dell’inabilità del padre al governo. L’atmosfera dei castelli inglesi (le favolose location sono a Bath), il fruscio degli abiti pastello, gli scandali, catturano lo spettatore portandolo, pur in una storia d’epoca, in un mondo alla Gossip Girl, cellulari esclusi.

I protagonisti sono ricchi, attraenti e le loro storie d’amore si intrecciano e provocano scompiglio a corte. La misteriosa Lady Whistledown – di cui non conosciamo l’identità – alimenta il suo giornale con questi segreti, divulgando fatti privati.

Ad ispirare la serie è la saga, pubblicata tra il 2000 e il 2016, scritta dall’americana Julia Quinn, composta da otto romanzi (in Italia da Oscar bestseller), il primo dei quali ‘Il duca e io‘ è alla base della prima stagione.
La storia si svolge nel dettaglio tra il 1813 e il 1827 nella London of the Regency, un’epoca di eccessi per l’aristocrazia britannica, con tutto quello che consegue in tema di costumi, arredi, feste sfarzose.

E racconta le storie degli otto figli dei visconti Bridgerton: il primogenito Anthony, poi Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e la piccola Hyacinth. In questa prima stagione seguiamo Daphne Bridgerton, interpretata da Phoebe Dynevor, la primogenita in età da marito.

Bridgerton è una delle prime serie frutto degli accordi inclusivi varati di recente a Hollywood per rendere il cinema più egualitario, nei temi trattati e nella scelta degli attori, alla faccia degli anacronismi. Mentre il ruolo di Daphne Bridgerton è stato affidato a un’attrice bianca, altri personaggi sono interpretati da persone di colore e ai più alti livelli della scala sociale. Ecco così che è nera la regina Charlotte (Golda Rosheuvel) e il bel duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page, originario dello Zimbabwe.

Buona visione!

Carlo Salvatore

Carlo Salvatore: