Letizia Battaglia. Shooting the mafia

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Sky Arte rende omaggio a Letizia Battaglia, la prima donna fotoreporter di mafia con un docu-film sulla sua vita che va in onda venerdì 27 novembre alle 21.15.

Dopo il successo al Festival di Berlino, al Sundance Festival e al Biografilm Festival, arriva su Sky Arte (canali 120 e 400) in prima visione TV, Letizia Battaglia. Shooting the mafia un docufilm a lei dedicato che va in onda venerdì 27 novembre alle 21.15.

 

 

Ho iniziato a fotografare a 40 anni e piano piano mi sono accorta che mi ero innamorata di quello che potevo esprimere con la macchina fotografica e che non potevo esprimere scrivendo”. Così ha inizio questo ritratto personale e intimo di Letizia Battaglia, la più importante fotoreporter che abbia mai raccontato la violenza della mafia in Italia, fotoreporter per L’Ora che, proprio nella redazione del giornale palermitano scoprirà, alla soglia dei quarant’anni, il potere della fotografia.

 

Letizia Battaglia si racconta senza filtri. Si commuove, ride, ironizza raccontando la sua vita e il suo lavoro. Dal matrimonio da giovanissima fatto di rinunce, all’esperienza al quotidiano L’Ora – dove divenne la prima fotoreporter donna d’Italia – alla scelta di scendere in politica. Una vita vissuta senza schemi, che l’ha vista per anni fotografare Palermo, impegnarsi nella politica, ma soprattutto documentare i morti, le guerre e le stragi della mafia.

 

Con i suoi scatti Letizia Battaglia ha narrato una nazione scossa dal potere mafioso, ha raccontato storie di vita quotidiana attraverso immagini in bianco e nero. Ma il suo sguardo ha dovuto misurarsi giorno dopo giorno con l’odore del sangue, con gli anni di piombo palermitani. Ha portato alla luce quella faccia scura della medaglia e della politica, come la foto storica ed emblematica di quegli anni che ritrae Giulio Andreotti accanto al mafioso Nino Salvo, che diceva di non conoscere. Mente e questa è la sua condanna. Viene giudicato colpevole, ma dopo 20 anni il reato va in prescrizione. Uno scatto che ha cambiato il punto di vista giuridico.

Il regista Kim Longinotto intreccia interviste a persone molto vicine alla Battaglia, tra cui la sua assistente Mariachiara Di Trapani, il suo ex compagno Santi Caleca, la giornalista de L’Ora Eduardo Rebulla, foto e testimonianze d’archivio, raccontando la vita pubblica e privata di un’artista passionale, anticonformista e coraggiosa, dalla turbolenta giovinezza sino ad oggi, mostrando non solo un’esistenza straordinaria ma anche uno spaccato di storia italiana.

Redazione

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