Sabrina Cortese e Flavio Nati a Teatri in Galleria

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Sabrina Cortese (soprano) e Flavio Nati (chitarra) sono stati protagonisti di un viaggio musicale in Europa, nell’ambito delle rappresentazioni de “Il Teatro in Galleria” a Roma.

Alla Galleria Barberini – Sciarra, una stupenda opera di architettura fine ‘800 che normalmente costituisce un passaggio pedonale collegante due palazzi altrettanto interessanti quali sono  quello di proprietà del principe Maffeo Barberini-Colonna di Sciarra e quello che ospita l’attuale Teatro Quirino Vittorio Gassmann, è in corso di svolgimento dallo scorso 5 settembre una particolare rassegna di spettacoli vari, che coprono l’arco che va dai piccoli concerti alle letture di testi teatrali non tralasciando spettacoli di prosa e di danza.

 

Si tratta di dieci appuntamenti che avranno termine il prossimo 31 ottobre con cadenza settimanale: ogni appuntamento verrà offerto, in abbinamento, a scelta con un cocktail o una cena, uno spettacolo.

La sera sabato del 17 ottobre è stata la volta di un duo composto dalla soprano Sabrina Cortese e dal chitarrista Flavio Nati, entrambi giovani ed appassionati di musicisti del calibro di Handel, Giuliani, Carulli, Schubert, che attraverso i suddetti compositori hanno idealmente voluto intraprendere un viaggio attraverso l’Europa del periodo romantico. Il tutto accompagnato da una molto ben scelta serie di ariette, che hanno avuto inizio con una serie di brani d’opera di John Download culminati con una perfetta esecuzione dell’aria “Can she excuse me”, una canzone del tardo XVI secolo, che ha ottenuto il completo assenso dell’accortissimo pubblico di intenditori del genere presente in sala.

I due giovani interpreti si sono poi cimentati con arie di Ferdinando Carulli (“Senti mio bene” dalla Grande aria italiana) e di Mauro Giuliani ( molto apprezzata l’aria “Ch’io senta amor per femmine” ) egregiamente eseguita dalla limpida e cristallina voce di soprano di  Sabrina Cortese, magistralmente accompagnata dalla chitarra di Flavio Nati. A seguire alcune composizioni di Franz Schubert che gli intenditori presenti in sala hanno molto apprezzato, come ad esempio “Die Post”, una delle ventiquattro composizioni nate originariamente per voce e pianoforte che il bravissimo Flavio Nati ha sapientemente adattato per chitarra.

La serata si è chiusa con brani di Erik Satie,  compositore e pianista francese di fine 1800, un personaggio dalle pose originali e dai comportamenti bizzarri, misticamente ossessionato dal numero tre tanto che diverse sue composizioni sono raggruppate appunto in cicli di tre.

 

Un applauditissimo bis ha concluso la serata musicale con un appuntamento per il prossimo 24 ottobre quando in Galleria si tratterà di Jazz tra America e Italia” con Francesco Centarrì (voce) Luccio Nicolosi (pianoforte) Salvo Beffumo (contrabbasso) Angelo Celso (batteria).

Andrea Gentili

 

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