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Crollo della lettura durante il lockdown

Crollo di un mito:durante il lockdown si è letto meno del previsto. Durante la pandemia, infatti, c’è stato un forte calo dei lettori di libri in Italia ed è scesa la domanda di acquisto, soprattutto da parte di chi prima della crisi leggeva più di 12 libri l’anno.

Questo lo sconfortante quadro che emerge dall’indagine del Centro per il Libro e la Lettura con l’Associazione Italiana Editori, sulla lettura nei mesi dell’emergenza sanitaria, con la collaborazione di Pepe Research, presentata online.

A maggio di quest’anno la percentuale di italiani, dai 15 ai 74 anni, che dichiarava di aver letto negli ultimi 12 mesi almeno un libro è in calo di 15 punti percentuali, rispetto a marzo 2019 e si attesta al 58%. Il valore scende di altri 8 punti percentuali (50%) se si considerano le letture di marzo e aprile. Chi non ha letto libri in quei 2 mesi è il 50% della popolazione, mentre su base annua questa stessa percentuale è del 42%.

Unico dato in controtendenza quello relativo agli audiolibri e agli e-book. Tra chi ha continuato ad acquistare, infatti, è cresciuta la percentuale di ebook e audiolibri. I lettori di libri cartacei sono il 53% nel 2020 (69% nell’anno precedente), mentre la lettura digitale è al 31% nel 2020 (26% nel 2019).

Il governo ha dato una significativa risposta prevedendo interventi diretti sulla domanda come ad esempio il fondo per gli acquisti di libri da parte delle biblioteche pubbliche, la carta della cultura per le famiglie bisognose. E ancora ci sono iniziative che potrebbero andare a buon fine” ha annunciato Paola Passarelli della direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact.

Dobbiamo ricreare l’humus dove la lettura possa ricominciare” ha spiegato il presidente del Cepell, Diego Marani.

Alla lettura di un libro gli italiani dedicano meno di un’ora al giorno, con valori in diminuzione nell’ultimo anno, mentre tv, telefono, whatsapp, social network mediamente impegnano per più di 60 minuti, con valori in crescita. Quasi la metà di chi non ha letto durante il lockdown (47%) dichiara che è stato per mancanza di tempo, il 35% di spazi, il 33% per preoccupazioni, il 32% ha sostituito i libri con le news.

Chiediamo al Governo e al Parlamento, che con i primi provvedimenti adottati hanno dimostrato sensibilità sul tema, di proseguire in questa direzione” dice il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi. “L’entrata in vigore della legge sul libro, la legge 15/2020, – spiega il direttore del Cepell, Angelo Piero Cappello – non può dare i frutti auspicati se fatta germogliare su un terreno vecchio e reso diverso dall’intervenuta pandemia“.

Carlo Salvatore

 

Carlo Salvatore: