ALL’ORTO BOTANICO UNA SERATA COLMA DI PATHOS IN RICORDO DI ENNIO MORRICONE

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Paolo Zampini al flauto, Luca Pincini al violoncello e Gilda Buttà al pianoforte sono stati i protagonisti di una serata magica nell’altrettanto magico scenario dell’Orto Botanico di Roma, in Largo Cristina di Svezia 23°, all’interno del quale tra frinire di cicale, frescura da vendere e bellissimo pubblico si è tenuto un concerto di tale e tanta valenza musicale e di ricordi per omaggiare la memoria del maestro Ennio Morricone a poco più di tre settimane dalla sua morte.

Tra le fronde incantate del giardino botanico  egregiamente curato ed  “allevato” con cura quasi filiale dagli esperti del  Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma sono risuonate le note dei pezzi noti e meno noti del Grande che dal 1946 ha composto più di 100 brani classici oltre ad una innumerevole serie di musiche da film che, ultime, gli valsero fama mondiale come compositore di musiche prodotte per il genere di films western all’italiana, composizioni che lo hanno portato a collaborare con registi di rango che rispondono ai nomi di Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.

Il catalogo della serata, diviso in due concerti a distanza di meno dì un’ora uno dall’altro, prevedeva per il primo, l’esecuzione di brani tratti da colonne sonore di film tra i più noti ( Bugsy, l’Eredità Ferramonti, La leggenda del pianista dell’oceano, C’era una volta in America, C’era una volta il west, Il buono,il brutto ed il cattivo oltre che l’indimenticabile “Gabriel’s oboe” che costituisce la colonna del film Mission ); con un certo pathos al pubblico presente è stato dato di assistere, in prima esecuzione assoluta, al brano che porta il titolo di “Proibito” che il maestro compose inizialmente addirittura per otto trombe ma che concesse al violoncellista Luca Pincini (suo collaboratore per qualche decennio in qualità di solista con il quale ha registrato per le più grandi produzioni del Cinema ed effettuato concerti in tutto il mondo acquisendo anche la dedica di un pezzo dal titolo “Monodia per violoncello solo”) di adattare per il suo strumento: Pincini ha annunciato, commosso, che il Maestro gli concesse di procedere all’adattamento ed ha eseguito il branco accompagnato da tracce preregistrate: una esecuzione particolarmente raffinata pregna di grande sensibilità.

Paolo Zampini, il flautista, è stato per anni, il solista preferito del Maestro eseguendone sia composizioni di musiche da film che di musica assoluta mentre Gilda Buttà ha collaborato anch’essa con Morricone per circa trent’anni seguendone la discografia e praticamente tutte le colonne sonore, interpretando anche il brando “Catalogo” particolarmente caro al Maestro scomparso.

Tutti i brani eseguiti da tanto Paolo Zampini, il flautista, che da Gilda Buttà e da Pincini (questi ultimi marito e moglie nella vita) sono stati eseguiti senza la minima modifica o adattamento rispetto agli spartiti originali: tutti nella versione per come scritta da Morricone.

Il secondo concerto, che è seguito a breve distanza di tempo, più pregnante sotto l’aspetto delle musiche da film e che è stato eseguito dallo stesso trio di musicisti dopo una mezz’ora circa, ha visto l’esecuzione di brani tratti da Love Affair, I Ladri della Notte, Mosè, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Per le antiche scale, Metti una sera a cena, Nuovo cinema Paradiso, Lolita.

I due concerti fanno parte del catalogo denominato “Classica al Tramonto”, il Festival di musica da camera organizzato dalla Istituzione Universitaria dei Concerti la cui esecuzione ha avuto inizio già dallo scorso 5 luglio e che quest’anno ha visto in cartellone, oltre che musiche da camera anche pezzi jazz; i due concerti eseguiti ieri sera, invece ed in via straordinaria, hanno costituto un omaggio della Musica in genere al grande Ennio Morricone.

Andrea Gentili 

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