Arte in galleria dal 15/06/2020 al 21/06/2020

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Selezione accurata delle esposizioni nelle pinacoteche, nei musei, nelle gallerie d’Arte di Roma a cura di Cristiano Felice dal 15/06/2020 al 21/06/2020.

CASA DI GOETHE – Arti Visive Via del Corso 18, Roma.

FONTI D’ISPIRAZIONE. Biblioteche degli artisti tedeschi a Roma 1795 – 1915. Fino al 20 Settembre 2020.

 

CASINA DELLE CIVETTE – Arti Visive Via Nomentana 70, Roma.

ALCHIMIE DI TERRA E DI LUCE. I MILLE VOLTI DELLA CERAMICA DI GUERRINO TRAMONTI (FAENZA 1915 – 1992). Roma rende omaggio al maestro della ceramica Guerrino Tramonti (Faenza 1915 1992), con un’importante mostra. Fino al 27 Settembre 2020.

 

COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN SALVATORE IN LAURO – Grande Evento Piazza di San Salvatore in Lauro 15, Roma.

RINASCIMENTO MARCHIGIANO. OPERE D’ARTE RESTAURATE DAI LUOGHI DEL SISMA. In mostra 36 opere d’arte tra quelle restaurate a seguito del sisma del 2016. Una mostra itinerante in tre tappe che ha preso il via proprio nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta, ora continua a Roma presso la sede del Pio Sodalizio dei Piceni e si concluderà a Senigallia, sulla riviera adriatica. Grazie alla presenza di queste opere nella capitale, sarà possibile ammirare una parte del prezioso patrimonio disseminato nel territorio marchigiano che è stato danneggiato dal terremoto, recuperato, portato a nuova vita e con questa mostra reso di nuovo fruibile. Le opere “vanno dal ‘400 al ‘700. Tra queste crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei fedeli. Non mancano però nomi importanti come Jacobello del Fiore con la serie delle Scene della vita di Santa Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di Fermo, Vittore Crivelli con la Madonna orante, il Bambino e angeli musicanti di Sarnano, Cola dell’Amatrice di cui spicca la Natività con i santi Gerolamo, Francesco, Antonio da Padova e Giacomo della Marca dalla sacrestia della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno. E ancora da Roma Giovanni Baglione e Giovanni Serodine che dalla Svizzera seguì nella capitale l’esempio di Caravaggio. Tutti autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro, non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dai pittori, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a molti studi scientifici. Per dare conto di queste nuove acquisizioni, il catalogo è stato realizzato affiancando alla scheda storico artistica dell’opera la relazione dell’intervento di restauro ed i risultati delle indagini diagnostiche che lo hanno preceduto. Fino al 27 Settembre 2020.

 

CONTEMPORARY CLUSTER – Arti Visive Via Luigi Robecchi Brichetti 12, Roma.

REMEMBER RI’KƆ̹: Dɚ’. REMEMEBER REKORDA. Collettiva con opere di: Paolo Assenza, Alioscia Bisceglia, Fabrizio Segaricci, Sileno Cheloni, Matteo Sanna, Fabrikode, Nico Mingozzi, Nicola Bertellotti. Fino al 10 Luglio 2021.

 

DOMUS AUREA – Grande Evento Viale Serapide, Parco del Colle Oppio, Roma.

RAFFAELLO E LA DOMUS AUREA. L’INVENZIONE DELLE GROTTESCHE. In occasione della celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, dal 24 marzo 2020 è in programma questa grande esposizione negli spazi della Domus Aurea: un evento espositivo dedicato al tema delle grottesche, con straordinari apparati interattivi e multimediali. Il progetto ha l’ambizione di raccontare la storia e l’arte di uno dei complessi architettonici antichi più famosi al mondo che ha segnato e influenzato, con la sua scoperta, l’iconografia dal Rinascimento sino a i grandi maestri del Novecento, come Calder, Dalì e Mirό. Fino al 10 Gennaio 2021.

FONDAZIONE MEMMO – PALAZZO RUSPOLI – Arti Visive Via della Fontanella di Borghese 56B, Roma.

CONVERSATION PIECE | PART VI – LA REALTA’ E’ CIO’ CHE NON SCOMPARE QUANDO SMETTI DI CREDERCI. La mostra vede la partecipazione di Corinna Gosmaro,  Philippe Rahm e Rolf Sachs. Fino al 30 Giugno 2020.

 

GAGOSIAN GALLERY – Arti Visive Via Francesco Crispi 16, Roma.

Personale di Stanley Whitney. Fino al 26 Giugno 2020.

 

GAGOSIAN GALLERY – Arti Visive Via Francesco Crispi 16, Roma.

GAGOSIAN E LA FONDAZIONE. Gagosian e La Fondazione si affiancano per un continuum d’arte che animerà giorno e notte via Francesco Crispi. 24 ore pensate come un omaggio a Roma e ai suoi abitanti, ma anche un invito a lasciarsi travolgere dall’energia dell’arte. In questa fase di rinascita e ripartenza Gagosian e La Fondazione si affiancano proponendo per i prossimi mesi, a partire da martedì 2 giugno, un continuum d’arte a coprire l’intero arco delle 24 ore. Le due istituzioni, grazie alla decisione di condividere una comune intenzione, animeranno per tutta la giornata e la notte via Francesco Crispi dai civici 16 e 18, grazie all’alternanza dell’apertura dei reciproci progetti espositivi, celebrando l’arte contemporanea e il desiderio di ritornare a fruirne in libertà e sicurezza. A dare il via martedì 2 giugno alle 18.00 La Fondazione che presenterà ogni settimana un artista diverso, appartenente alla generazione nata a cavallo tra anni Ottanta e Novanta del Novecento. Un progetto unboxing tutto da scoprire svelato ogni venerdì precedente sul canale Instagram @LaFondazione_Roma. Dalle 11.00 di mercoledì 3 giugno raccoglie il testimone Gagosian, dove sarà possibile visitare uno speciale allestimento dedicato alla scoperta dell’opera di Stanley Whitney sino alle 18.00. Allo spegnersi delle luci di Gagosian al civico 16, si illumina il video de La Fondazione al civico 18, alternandosi in un ciclo continuo di contenuti e arte. Fino al 2 Luglio 2020.

 

GALLERIA EDIEUROPA – Arti Visive Piazza Cenci 56, Roma.

VISIONI. Personale di Corrado Bonicatti. Fino al 19 Giugno 2020.

 

GALLERIA MARIO IANNELLI – Arti Visive Via Flaminia 380, Roma.

GATHERING THE UNPREDICTABLE. La mostra contempla idealmente il lavoro di tutti gli artisti che hanno partecipato e cooperato in maniera determinante allo sviluppo di un discorso comune fondato su alcuni elementi centrali nell’opera d’arte che questa occasione dà luogo e rilievo. Fra quest’ultimi, l’imprevedibilità che si riferisce al processo del pensiero impresso dal loro creatore unita alla modalità di utilizzo dei materiali. Le opere non sono mai state esposte presso la galleria mentre altre sono state già presentate ma hanno mutato nel tempo la loro forma, come quelle di Felix Kiessling e di Schirin Kretschmann in cui l’azione della grafite e del grasso continua sin dal tempo della loro realizzazione. “Clock-drawing” di Felix Kiessling, un pezzo di grafite legato alla lancetta di un meccanismo di orologio viene trascinato su un cartoncino lasciando le tracce del suo perpetuo movimento producendo un disegno realizzato dal tempo; attualmente per quattro anni. “Labor (II)” di Schirin Kretschmann è un lavoro in situ in cui del grasso applicato sul muro penetra in esso dando forma a colature e aloni che mutano lo stato dell’opera che nello stesso tempo interroga lo spazio con la sua presenza; è esposto infatti per la terza volta in mostre consecutive. “It’s been so long” di Paula Doepfner introduce un altro elemento temporale nell’opera, oltre che nel titolo, per la caducità degli elementi di cui è composto, pigmenti, piante e fori essiccati integrati ad un vetro blindato scheggiato.  La cera è il materiale utilizzato da Antoine Renard per la creazione di sculture che sono in realtà degli studi e delle architetture mentali che l’artista ha realizzato durante la sua recente residenza a Roma presso Villa Medici e che appartengono alla sua ricerca sulle essenze e sulle piante. “Alfonso” di Simon Mullan, realizzata con mattonelle di tipo universale, paga tributo all’intervento collaborativo di un assistente nella realizzazione dell’opera incorporando con questo il senso del collettivo nel suo interesse a produrre un lavoro che si basi sui materiali poveri del mondo industriale. “A puzzle” di David Prytz consiste in insieme di undici opere su carta incorniciate di diverse dimensioni che invita alla sua percezione come un unicum da assemblare. Il segno lascia le tracce del letterale processo del disegno geometrico assimilabile ad un movimento cinetico. Tutti i lavori manifestano sensibilmente un rapporto con la natura e con la vita quotidiana che si rispecchia nella scelta dei materiali. L’imprevedibilità è più nella mutevolezza che nella imponderabilità, o nel processo che non ha fissi paradigmi da cui partire o arrivare, ma che di volta in volta viene prodotto secondo le circostanze da integrare, dando luogo ad un’opera dagli esiti non programmabili e simile ad una forma vivente. Ogni cosa è parte del tutto: l’influenza di molteplici fattori esterni sull’azione della grafite e sulla forma (Kiessling), il grasso che agisce nel muro od il muro che reagisce al grasso (Kretschmann), la composizione di accidenti quali un vetro scheggiato, il pigmento che liberamente cola su di esso e l’aspetto cangiante della materia naturale (Doepfner), la cera che sciogliendosi e rompendosi sprigiona l’essenza interna (Renard), l’intima composizione che appare come ordine (Mullan) e il caos che è la vita stessa (Prytz). Lo stesso che è nelle corde degli artisti non presenti in questa mostra ma la cui ricerca aderisce pienamente allo stesso concetto. Nei quadri di Daniel Lergon che sono un sistema di segni irripetibili e gesti non totalmente riconoscibili o nella “blind painting” di Yorgos Stamkopoulos in cui il procedimento viene alla fine svelato in un complesso di elementi frammentati, nella compresenza di organicità ed intensità d’espressione nelle opere e degli ambienti di Claus Philip Lehmann, nell’ironica spregiudicatezza della comunicazione delle immagini di Tom Esam, nell’immaginario tecnologico nelle opere di Philip Topolovac e nel funzionamento del dispositivo esplorato nelle fotografie di Joe Clark, nelle tracce trovate e riassemblate nelle narrative di Cyrill Lachauer, nelle materie liquide nel lavoro di Sarah Ancelle Schoenfeld e nella pittura di Tyra Tingleff pari ad un esperienza libera da pregiudizi.  Questo insieme di collegamenti si estende anche alle ricerche di tutti gli artisti che hanno esposto il loro lavoro nella galleria, anche se per una sola volta in collettivo: Jan Bünnig, Julian Charrière, Dario D’Aronco, Stanislao Di Giugno, Alvaro Urbano, Anna Virnich e Julius Von Bismarck. Fino al 18 Settembre 2020.

GALLERIA NAZIONALE – Informativa Viale delle Belle Arti 131, Roma.

A DISTANZA RAVVICINATA. La nuova mostra del Salone Centrale A distanza ravvicinata è emblematica delle infinite possibilità di racconto e di dialogo delle opere di una collezione sorprendente e di eccezionale qualità che costruisce nuovi mondi e nuove combinazioni, rintracciando ogni volta connessioni e rimandi, derive e approdi che sempre sfuggono alla catalogazione e tassonomia che si avvale di un unico sguardo lineare. Sono presenti opere di: Afro, Robert Adams, Franco Angeli, Stefano Arienti, Luciano Bartolini, Alberto Burri, Enrico Castellani, Giuseppe Capogrossi, Eduardo Chillida, Toti Scialoja, Ettore Colla, Pietro Consagra, Corrado Sassi, Daniela De Lorenzo, Achille Perilli, Pino Pascali, Giacomo Ginotti, Luisa Lambri, Alberto Magnelli, Gastone Novelli, Fausto Melotti, Paolo Meoni. Fino al 16 Ottobre 2020.

 

GALLERIA NAZIONALE DI ARTE ANTICA – Grande Evento Via delle Quattro Fontane 13, Roma.

ORAZIO BORGIANNI. UN GENIO INQUIETO NELLA ROMA DEL CARAVAGGIO. Si tratta della prima mostra monografica dedicata a Orazio Borgianni (Roma, 1574 – 1616) con 18 opere autografe fra cui due capolavori dell’artista conservati al museo, l’Autoritratto e la Sacra Famiglia con san Giovannino, sant’Elisabetta e un angelo, tre prestiti internazionali da Edinburgo, Amsterdam e Dresda, a cui sono affiancate 17 opere di altri artisti tra cui Antiveduto Gramatica, Giovanni Lanfranco, Carlo Saraceni, Giovanni Serodine. Fino al 1 Novembre 2020.

 

THE GALLERY APART – Arti Visive Via Francesco Negri 43, Roma.

MY LIFE AS YOURS. Personale di Federica Di Pietrantonio. Fino al 18 Settembre 2020.

 

IKIGAI ART GALLERY – Arti Visive Via Sirte 39, Roma.

Personali di Sergio Battista, Saverio Galano, Emanuele Marchetti. Tre artisti, tre linguaggi diversi per raccontare come mutano le consapevolezze nell’essere umano. Fino al 20 Giugno 2020.

ISTITUTO CERVANTES A ROMA – Arti Visive Piazza Navona 91, Roma.

L’UNIVERSO DI IGNACIO GOITIA. Questa mostra ripercorre le diverse fasi della produzione pittorica dell’artista Ignacio Goitia (Bilbao 1968). L’aspetto scenografico dell’allestimento, curato dall’artista stesso, aiuterà a comprendere meglio il suo universo al di là dei quadri. La divisione dello spazio in sale separate da fogli dipinti a mo’ di “boiserie” porterà lo spettatore in un mondo in cui realtà e fantasia convivono naturalmente. Fino al 31 Ottobre 2020.

 

MAXXI – Arti Visive Via Guido Reni 4a, Roma.

GIO PONTI: AMARE L’ARCHITETTURA. Architetto, designer, art director, scrittore, poeta, critico: Gio Ponti è stato un artista a 360 gradi che ha attraversato quasi integralmente il XX secolo, segnandone profondamente il gusto e anticipando molti temi dell’architettura contemporanea. A quarant’anni dalla scomparsa, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo dedica a questa figura d’eccezione una grande retrospettiva che ne studia e ne comunica, a partire dal racconto della sua architettura, la poliedrica attività. Fino al 15 Settembre 2020.

 

MAXXI – Arti Visive Via Guido Reni 4a, Roma.

REAL_ITALY. Collettiva con opere di: Alterazioni Video, Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Leone Contini, Danilo Correale, Nicolò Degiorgis, Flavio Favelli, Anna Franceschini, Eva Frapiccini, Alice Gosti, Margherita Moscardini, Luca Trevisani, Patrick Tuttofuoco. Fino al 2 Luglio 2020.

 

MUSEO DELL’ARA PACIS – Retrospettiva Lungotevere in Augusta, Roma.

C’ERA UNA VOLTA SERGIO LEONE. Sergio Leone ha reso leggendario il racconto filmico della storia di miti come il West o l’America. Dopo oltre mezzo secolo, lui stesso è diventato mito: la mostra si chiama infatti “C’era una volta Sergio Leone”, parafrasando i titoli dei suoi celebri film. Fino al 30 Agosto 2020.

 

MUSEO CIVICO UMBERTO MASTROIANNI – Arti Visive Piazza Matteotti 13, Roma.

4HANDS/ELINA CHAUVET – ONLY SHEETS ON THE WALL. Riapre al grande pubblico il Museo Umberto Mastroianni con la mostra: Only Sheets on the Wall di 4Hands, progetto a quattro mani di Monica Pirone e Sergio Angeli, con la partecipazione di Elina Chauvet. Fino all’11 Luglio 2020.

 

MERCATI DI TRAIANO – Informativa Via IV Novembre 94, Roma.

CIVIS, CIVITAS, CIVILITAS. ROMA ANTICA MODELLO DI CITTA’. Una grande mostra dedicata alla relazione fra città, cittadinanza e civiltà nel mondo romano, descritta attraverso i plastici delle architetture antiche. La condivisione degli spazi, degli edifici e delle leggi costituisce la civitas, il fulcro della civiltà romana. La mostra è quindi un viaggio negli spazi e negli edifici delle città dell’Impero, rappresentati nei plastici in gesso del Museo della Civiltà Romana. Fino al 6 Settembre 2020.

 

MILLEPIANI – Arti Visive Via Nicolò Odero 13, Roma.

MIRRORS AND REFLECTIONS. Collettiva con opere di Adrián Markis, Ania Ready, Anna Tea, Brittany Hicken, Caitie Curtis, Claudia Ruiz Gustafson, Diane Bush, Elena Sukhoveeva, Victor Khmel, Eli Joteva, Elif Sanem Karakoc, Hannah Brawley, Iulia Enkelana, Jo Lauren, MacKenzie Mercurio, Qais Assali, Sara Fahling, Sarah Knobel, Solange Baqués, Valerie Decleer, Victoria Zakharova, Aleksandra Avdonina, Alina Kashitsyna, Charles Brabin, Damir Davlatov, Dan Lloyd, Darya Popova, Ekaterina Samarina, Hieronymus Grabstein, Hyonchang Lee, Johann S. Walther, Kseniia Dashkovska, Madelaine Ekserciyan, Mairead Dunne, Marc VanDermeer, Mark Panckhurst, Michael Komm, Nathanaël Fournier, Odi Saputra, Paul Delpani, Sanja Star, Sofia Dmitreva, Tamara Morozova, Valerii Strizhikozin, Vanessa Weeden, Luglio Adrian Velez, Claire Burnett, Daniel Menzel, Delphine Queme, Elisa De Nigris, Frijke Coumans, Jamal Love, Johanna Simon-Deblon, Kwinnie Lê, Leanne Surfleet, Nina Karaush, Nora Hazhaz, Olga Larionova, Olga Lee, Olga Rook, Parker Shatkin, Paul B. Goode, Peng Zhou, Polina Shestakova, Priscila Claure, Rob Nixon, Sandeep Biswas, Silvia Tampucci, Slim Blanks. Fino al 9 Luglio 2020.

 

MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE – Arti Visive Viale Fiorello La guardia 4, Roma.

BIANCO, NERO, IN LEVITA’ PASSARE. OPERE RECENTI. Personale di Monica Ferrando. Fino al 6 Settembre 2020.

 

MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE – Arti Visive Viale Fiorello La guardia 4, Roma.

LE ALTRE OPERE: ARTISTI CHE COLLEZIONANO ARTISTI #1. Un progetto espositivo pilota al quale hanno aderito 86 artisti che si alterneranno in cinque Musei civici, secondo una rigorosa divisione per ordine alfabetico e con la prospettiva di realizzare una prima rassegna dedicata all’arte presente oggi nella capitale. Un dialogo innovativo che consentirà di apprezzare le scelte artistiche degli autori che hanno la possibilità di interagire con le opere da loro amate e collezionate nelle prestigiose realtà museali capitoline. Ma sarà anche un modo per conoscere e capire i “gusti” e i “piaceri dell’arte” dei singoli artisti attraverso le loro scelte collezionistiche. Collezionare arte del resto è sempre un piacere, il piacere appunto di possedere un’opera per poterla ancor più apprezzare nel tempo, soprattutto se il collezionista è a sua volta un artista “possessore” di opere di altri artisti che in qualche modo hanno influito sul proprio percorso stilistico e di vita. Si tratta di un confronto diretto fra artisti, stili, linguaggi del XX e XXI secolo, iniziato nel 2018 grazie a un notevole impegno organizzativo e portato a termine nel 2020. 550 opere esposte in 5 musei del sistema Musei Civici: Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico. La prima tappa ospiterà: Ak2deru, Giovanni Albanese, Alessio Ancillai, Sonia Andresano, Paolo Angelosanto, Andrea Aquilanti, Gianni Asdrubali, Ali Assaf, Paolo Assenza, Laura Barbarini, Sara Basta, Angelo Bellobono, Jacopo Benci, Simone Bertugno, Arianna Bonamore, Pino Boresta, Martha Boyden e Aurelio Bulzatti. Fino al 13 Settembre 2020.

 

MUSEO PIETRO CANONICA – Arti Visive Viale Pietro Canonica 2, Roma.

LE ALTRE OPERE: ARTISTI CHE COLLEZIONANO ARTISTI #2. Un progetto espositivo pilota al quale hanno aderito 86 artisti che si alterneranno in cinque Musei civici, secondo una rigorosa divisione per ordine alfabetico e con la prospettiva di realizzare una prima rassegna dedicata all’arte presente oggi nella capitale. Un dialogo innovativo che consentirà di apprezzare le scelte artistiche degli autori che hanno la possibilità di interagire con le opere da loro amate e collezionate nelle prestigiose realtà museali capitoline. Ma sarà anche un modo per conoscere e capire i “gusti” e i “piaceri dell’arte” dei singoli artisti attraverso le loro scelte collezionistiche. Collezionare arte del resto è sempre un piacere, il piacere appunto di possedere un’opera per poterla ancor più apprezzare nel tempo, soprattutto se il collezionista è a sua volta un artista “possessore” di opere di altri artisti che in qualche modo hanno influito sul proprio percorso stilistico e di vita. Si tratta di un confronto diretto fra artisti, stili, linguaggi del XX e XXI secolo, iniziato nel 2018 grazie a un notevole impegno organizzativo e portato a termine nel 2020. 550 opere esposte in 5 musei del sistema Musei Civici: Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico. Questa seconda tappa presso il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese ospiterà: Oreste Casalini, Tommaso Cascella, Gea Casolaro, Massimo Catalani, Lucilla Catania, Auro e Celso Ceccobelli, Bruno Ceccobelli e Francesco Cervelli. Fino al 30 Agosto 2020.

 

MUSEO NAPOLEONICO – Arti Visive Piazza di Ponte Umberto I, Roma.

ASPETTANDO L’IMPERATORE. MONUMENTI, ARCHEOLOGIA E URBANISTICA NELLA ROMA DI NAPOLEONE 1809 – 1814. La mostra ricostruisce il volto della Roma napoleonica, tra realizzazioni e  progetti,  attraverso 50 opere – alcune del tutto inedite, con significativi recuperi – provenienti dalle collezioni del Museo Napoleonico e del Museo di Roma a Palazzo Braschi. Fino al 25 Ottobre 2020.

 

MUSEO DI ROMA – PALAZZO BRASCHI – Arti Visive Piazza San Pantaleo 10, Roma.

CANOVA: ETERNA BELLEZZA. Una mostra-evento dedicata al legame di Canova con la città di Roma che, fra Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di ispirazione. Un rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in una miriade di aspetti unici e irripetibili. In mostra oltre 170 opere e prestigiosi prestiti da importanti Musei e collezioni italiane e straniere Fino al 21 Giugno 2020.

 

ROSSO20SETTE ARTE CONTEMPORANEA – Arti Visive Via del Sudario 39, Roma.

15 ANNI DI ROSSO20SETTE. Una collettiva che vede protagonisti street artist internazionali come JR, Obey, Pure Evil, D*Face ed importanti street artist italiani come Maupal, Marco Rèa, Demetrio Di Grado, Pax Paloscia. Fino al 17 Luglio 2020.

 

SCUDERIE DEL QUIRINALE – Arti Visive: Grande Evento Via XXIV maggi0 16, Roma.

RAFFAELLO. Una grande mostra monografica, con oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere di confronto, dedicata a Raffaello Sanzio, superstar del Rinascimento, nel cinquecentenario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520 all’età di appena 37 anni. Fino al 30 Agosto 2020.

 

SIMONE ALEANDRI ARTE MODERNA– Arti Visive Piazza Costaguti 12, Roma.

IL RE MAGO, I PREDICATORI E GLI STRIMPELLI SABATALI. Personale di Enzo Cucchi. Fino al 31 Luglio 2020.

 

SMART: POLO PER L’ARTE– Arti Visive Piazza Crati 6,7, Roma.

UN GIORNO TUTTO QUESTO SARA’ TUO. Personale di Mattia Paiè. Fino al 3 Luglio 2020.

 

WEGIL– Arti Visive Largo Ascianghi 5, Roma.

ICONS. Personale di Elliott Erwitt. Fino al 12 Luglio 2020.

Cristiano Felice

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