X
    Categories: Libri

L’Italia del Père-Lachaise Vies extraordinaires des Italiens de France e des Français d’Italie

Donne e uomini, nobili e borghesi, artisti, esploratori, politici, intellettuali, imprenditori… sono gli italiani sepolti nel cimitero monumentale del Père-Lachaise di Parigi.

L’Italia del Père- Vies extraordinaires des Italiens de France e des Français d’Italie (Skira), coordinato da Costanza Stefanori, racconta la storia affascinante di personaggi di origine italiana sepolti nel monumentale Père – Lachaise. Un libro insolito promosso da Emilia Gatto console generale d’Italia a Parigi. Una decina dovevano essere le tombe o i cenotafi, sono invece 49 per un totale di 61 persone. Di ognuna viene tracciato un profilo biografico affiancato da interventi di Corrado Augias, Benedetta Craveri, Daria Galateria, Alberto Mattioli, Dacia Maraini, Mariastella Margozzi…

 

Costruito fra il 1803 e il 1804, si estende per circa 44 mila ettari nel XX arrondissement e diventa famoso nel 1817 quando il Comune vi trasferisce le tombe di Molière, La Fontaine, Eloisa e Abelardo. Un sacrario visitato ogni anno da 4 milioni di persone. Ci sono Proust, Balzac… ma anche Wilde, Chopin, Jim Morrison…

 

C’è il Cigno di Pesaro Gioachino Rossini morto a Passy nel 1868 che preferì vivere in Francia lasciando il suo ingente patrimonio alla città natale. Rossini non solo musica ma simbolo del bel vivere all’italiana. E l’affascinante Vincenzo Bellini a Parigi per cercare la gloria dopo il tonfo milanese della Norma.

E i salotti francesi gli aprono le porte. Muore a 34 anni, molte donne lo piangono. All’avvenente Virginia Oldoini contessa di Castiglione sposata con Francesco Verasis, scudiero del re Vittorio Emanuele II, Cavour, cugino del marito, chiede di trasferirsi a Parigi per sedurre l’imperatore Napoleone III in vista della guerra dell’Italia contro la Francia.

La “Divina” Maria Callas nata a New York da una famiglia di emigranti greci, sposata con Meneghini, muore a cinquantatré anni lasciando dietro di sé un’aura di mistero e il rimpianto del pubblico che l’adorava. Volle che le sue ceneri fossero sparse nell’Egeo, il mare del mito.

C’è anche una famiglia di artisti, i Bugatti. Ecco le immagini di una poltrona Liberty del padre Carlo, ebanista eclettico e del figlio Ettore a bordo di una leggendaria Bugatti Type  35 del ’24, la sua opera d’arte. Infine Rembrandt, il destino nel nome, eccellente scultore animalista, apprezzato da Giacomo Puccini.

I fratelli Carlo e Nello Rosselli furono uccisi insieme nel 1937 in Normandia. Carlo dopo una rocambolesca fuga dal confino all’isola di Lipari, arrestato nel ’26, aveva fondato il movimento Giustizia e Libertà, Nello, lo storico, lo aveva raggiunto in Francia.

Doppia identità per Pietro Savorgnan di Brazzà, italiano naturalizzato francese, discendente da Marco Polo, un mito vivente.  Immortalato dal fotografo Felix Nadar, l’esploratore pacifico del Congo, amato dalle popolazioni indigene, nominato governatore del Congo francese e accusato di filantropia fu destituito. Un memoriale lo ricorda a Brazzaville la città che porta il suo nome.

Amedeo Modigliani muore a Parigi cento anni fa. La sua donna Jeanne Hebuterne, disperata e incinta di nove mesi, si lancia dal quinto piano il giorno dopo la sua morte. “Compagna devota fino all’estremo sacrifizio” è scritto nella lapide che li accomuna. Se genio e sregolatezza sono la cifra del mito Modì, tutt’altro il mondo di Giuseppe De Nittis, grande artista di successo cantore della vita moderna. Morto a trentotto anni/ Nel pieno della gioventù/ Nel pieno dell’amore/ Nel pieno della gloria / Come gli dei e i semidei l’epitaffio di Dumas figlio. E Yves Montand un italiano francese, Georges Moustaki cantautore, scrittore d’origine italo-greca, Willy Rizzo l’uomo che amava le donne. ..

C’è anche un re l’amato Gioacchino Murat, figlio di un locandiere. Napoleone lo nominò generale e aiutante di campo nella campagna d’Italia, d’Egitto e di Siria. Sposato con Carolina Bonaparte divenne maresciallo di Francia e nel 1808 re di Napoli, “O rre Giacchino”.

Laura Gigliotti

L’Italia del Père-Lachaise   

Skira, Milano

Pagg. 274  € 60

Laura Gigliotti: Senese di nascita e romana d’adozione. Iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti di Roma dall’81, ha pubblicato in modo continuativo per quotidiani e riviste cartacee: da “La Voce Repubblicana” a “Mondo Economico”, a “ Il Tempo”, “il Giornale”, “Il Sole 24 Ore”. E per giornali online come “Visum” e “Quotidiano Arte”. Senza contare interventi saltuari in numerose pubblicazioni fra cui “Le città” e il “Corriere della Sera”. Sempre di cultura e società in senso lato e in modo specifico di archeologia, architettura, arte e musica. E di libri, di Roma e del Vaticano.