Proseguendo a mettere on line i musei civici, l’Assessorato alla crescita culturale di Roma mette on line altri musei.
Proseguendo la messa on line di alcuni Musei Civici romani tocca ora a quelli erroneamente considerati minori. Comunque il canale social @cuturaroma darà aggiornamenti quotidiani con hasting #laculturaincasa. Iniziamo con il Museo di Casal de’ Pazzi che è un importante deposito pleistocenico che possiede al suo interno reperti geologici, paletnologici ed archeologici di un mondo scomparso. Il contest #Un modo scomparso permette ai bambini di scoprire l’età pleistocenica mandando dei disegni alla pagina Facebook del museo Info@nuseocasaldepazzi.it e vincere un premio. Inoltre per celebrare il V compleanno del museo è prevista una sorpresa virtuale per tutti.
E poi continua naturalmente il racconto dei principali monumenti della città sui canali social. Prossimamente ci sarà il video sull’Acquedotto di Traiano e sulla Domus Privata di Traiano, i cui resti sono conservati 10 metri sotto il livello stradale. Altro focus importante sarà in contest fotografico #Finestresuroma dove ciascun cittadino potrà postare foto di ciò che vede dalle finestre e dai balconi. Questa è anche un’occasione per scoprire luoghi inusuali, storie e monumenti con immagini che ognuno vede senza farci caso dalla finestra della propria casa. Tutto ciò serve a creare un racconto collettivo di una Roma mai stata vista fin’ora. E’ un’iniziativa realizzata dalla Sovrintendenza Capitolina con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma.
Continua anche la straordinaria possibilità di conoscere e approfondire le collezioni conservate nei Musei Capitolini e le mostre in corso con brevi video realizzati dai curatori. Inoltre non è da dimenticare la possibilità del sistema dei Musei Civici di Roma Capitale che sono presenti sulla piattaforma on line realizzata da www.google.com/artproject che prevede per i musei aderenti all’iniziativa di presentare circa 800 immagini ad alta risoluzione delle loro opere più importanti come segnalato nel nostro primo articolo.
In effetti restando a casa non c’è da annoiarsi.
Emilia Dodi