Un noir tra omicidi, risate, balletti, canzoni

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E’ in scena al Teatro Sala Umberto di Roma, fino al 22 dicembre, La piccola bottega degli orrori, un divertente horror musical con la regia di Piero Di Blasio che vede come protagonisti Giampiero Ingrassia, Fabio Canino e Belia Martin.  Lo spettacolo è tratto dall’omonimo film di Roger Corman del 1960.

E’ in scena al Teatro Sala Umberto di Roma, fino al 22 dicembre, La piccola bottega degli orrori, un divertente horror musical con la regia di Piero Di Blasio, liberamente tratto dall’omonimo film di Roger Corman del 1960.

 

La storia è ambientata a New York e mette in evidenza il personaggio di Seymour, giovane studioso e appassionato di botanica, molto timido ed imbranato con le donne, che lavora al negozio di fiori del signor Mushnik. Dai suoi studi sulla botanica, crea una pianta molto particolare, unica che si nutre di sangue umano e carne umana e che dopo un po’ di tempo comincia a parlare con lui.

La pianta, allora, viene esposta in bella vista nel negozio per attirare clienti, visto che ultimamente gli affari erano un po’ scarsi. Ecco che comincia ad incuriosire il pubblico e i media: Seymour diventa una star per giornali e tv, le televisioni gli offrono contratti favolosi di collaborazione favorendo così anche gli affari di Mushnik. Nel negozio lavora anche la bella Audrey, di cui Seymour è segretamente e pazzamente innamorato. Ma lei è fidanzata con un dentista, un brutto soggetto violento che picchia la donna, un certo dottor Orin Scrivello. Seymour, innamorato, vorrebbe aiutare la ragazza, ma vista la sua timidezza rimane inerme. Destino vuole che il dentista commetta un errore, uccidendosi da solo, nel suo studio dentistico, perché soffocato in un casco che lui non riesce più a togliersi.

La pianta, chiamata da Seymour, Audrey 2, in omaggio alla ragazza che ama, è sempre più affamata: quale occasione migliore? Ed ecco che il timido fioraio diventa un altro uomo: si fa coraggio e dà in pasto il dentista alla pianta che cresce, cresce sempre più, diventando sempre più affamata e pericolosa. Il dentista scompare e Seymour e Audrey s’innamorano. Ma qualcosa succederà: per non rivelare le sorprese a seguire, non riveleremo come andrà a finire la storia. Il musical, comunque, è una bella favola ben confezionata e messa in scena tra omicidi, risate, balletti e canzoni.

Ottimo il cast: a cominciare da Giampiero Ingrassia, nel ruolo di Seymour, un ruolo che torna ad interpretare dopo trent’anni e che proprio nel 1989 lo iniziò alla sua carriera artistica. E’ magistrale alternando timidezza a decisione, scattante e romantico e recita, balla e canta senza problemi.

 

Accanto a lui, nel ruolo di Mushnik, l’ottimo Fabio Canino alla sua prima esperienza di musical. Con Giampiero Ingrassia dà vita ad esilaranti siparietti comici imperdibili. Con loro due, la bravissima attrice madrilena Belia Martin, già notata, applaudita ed apprezzata in Sister Act che, recitando con disinvoltura e padronanza di scena, riesce a conquistare il pubblico per le sue qualità attoriali. Degno di nota il caratterista Emiliano Geppetti nel ruolo di Orin, il dentista. La pianta parlante che incuriosisce è interpretata da Vekma K, al secolo Lorenzo Di Pietro, che nel musical è una drag-queen. In un musical non possono mancare le coriste. Qui le abbiamo, eccezionali e con una voce che spacca e che rispondono ai nomi di Giovanna D’Angi, Stefania Fratepietro e Claudia Portale, rispettivamente nei ruoli di Crystal, Chiffon e Ronnette, che interagiscono con gli altri attori cantando, ballando e recitando. Tre voci che insieme creano sinfonie accattivanti, voci melodiosi ma non invadenti, in grado di interpretare qualsiasi brano.

Sebbene sia stato più volte rappresentato, la versione de La piccola bottega degli orrori, diretta da Piero Di Blasio ci è apparsa un vero gioiellino di spettacolo, complesso da realizzare ma ben ottimizzato e innovativo, pregevole, ricco di brio, ritmo, fatto di momenti gustosi e piacevoli. Funzionale la scenografia ideata da Gianluca Amodio, impreziosita dai bellissimi costumi di Francesca Grossi e dalle coreografie di Luca Peluso.

La piccola bottega degli orrori è nel complesso uno spettacolo molto piacevole da vedere e da gustare fino all’ultima scena. Uno spettacolo ben riuscito e divertente grazie alla bravura della regia e degli attori.

Giancarlo Leone      

 

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