Il MAR di Ravenna nell’ambito della VI Edizione della Biennale di Mosaico presenta la mostra di Chuck Close artista americano che in questo caso si è espresso con il mosaico. L’esposizione è aperta dall8 ottobre 2019 all’11 gennaio 2020.
Il MAR di Ravenna presente una mostra di ritratti in mosaico realizzati dall’artista americano Chuck Close, soprattutto autoritratti. L’esposizione è inserita nella VI Edizione della Biennale del Mosaico di Ravenna con il contributo del Monte di Bologna e Ravenna e di Edison.
Quest’artista di fama internazionale si è sempre espresso con in modo figurativo con opere di grandi dimensioni dal 1960, impiegando la riproporziona di scatti fotografici, temi pittorici, grafiche, tessili e negli ultimi anni con opere musive create in formati originali ottenendo quasi uno sfaldamento dell’immagine che resta però facilmente comprensibile. Considerato artista iperrealista dal 1966 ha realizzato un suo ritratto talmente preciso da sembrare una foto, naturalmente ingrandita. Dal 1988 a causa di una grave malattia il suo metodo pittorico e fotografico è cambiato.
L’artista mostra una costante ricerca delle possibilità di costruzione, ricostruzione e visualizzazione del viso umano, legato alla malattia neurologica con gli permette di riconoscere le persone per mezzo dei caratteri fissi. La sua arte arriva ora al realismo fino a giungere al quasi all’astratto, soprattutto in questo periodo che il volto umano è impiegato sempre più come mezzo di comunicazione. Ne fa fede il suo grandissimo autoritratto che decora la Metropolitana di New York. La mostra è divisa in due sezioni, la prima riguarda le opere musive realizzate dall’artista in questo ultimo anno in collaborazione con il Mosaic Art di Montreal e Magnolia Edition di Oakland, con sette opere di grandi dimensioni , tra le quali due autoritratti e il ritratto del cantautore, poeta e musicista Lou Reed e dei colleghi Lucas Samas e Lorna Simpson.
Una mostra da visitare perché pochi conoscono la sua arte.
Savina Fermi