E’ l’ora di Rai Libri

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La Rai punta su Rai Libri con un impegno reale nella promozione della lettura. Lo conferma Flavio Mucciante direttore editoriale del nuovo brand, che intende dare un “nuovo peso dei libri nel racconto crossmediale della Rai”.

Rai Libri, come è noto prende vita nel dicembre 2018, data in cui si posiziona sul mercato editoriale. La nuova casa editrice intende pianificare una nuova strategia, in cui nel mercato esistente in dinamica evoluzione, i libri avranno più visibilità nell’ambito dell’offerta culturale della Rai, aumentando il peso che il settore avrà all’interno del gruppo, sia in termini di impegno editoriale che in termini di investimento.

Per Mucciante: “Rai Libri è andata a regime a gennaio scorso, ma abbiamo cominciato a fine dicembre con l’esperimento pilota della Compagnia del Cigno, nell’ambito del quale abbiamo pubblicato 7 libri, con i 7 prequel delle storie dei protagonisti della Compagnia prima del loro arrivo al conservatorio di Milano e poi anche un ottavo libro”.

 

E’ stato un esperimento positivo per diversi aspetti non solo commerciali, qualcosa mai fatta prima dalla Rai. Questo tipo di operazione culturale – ha spiegato nel corso di un intervista all’Ansa – a tutto tondo potrebbe essere uno strumento molto forte per avvicinare ai libri le giovani generazioni. Ci riproveremo con un libro sulla serie tv di Rai2 Il collegio, che ha target molto basso tra gli 8 e i 14 anni”.

 

I primi risultati della casa editrice sono già molto positivi. “Il Salone del libro di Torino – ribadito il direttore editoriale di Rai Libri – è stata la nostra prima grande occasione: lì abbiamo debuttato con 8 nuovi titoli ottenendo un grande riscontro di pubblico e l’incremento delle vendite di oltre il 40% sul precedente anno con Rai Eri. L’obiettivo per quest’anno è un catalogo con una trentina di novità”.

Per quanto riguarda il piano editoriale non ci saranno solo temi e personaggi legati alla Rai. “Siamo partiti da personaggi riconoscibili del mondo Rai – ha dichiarato Mucciante all’Ansa – ma poi ci siamo aperti a una serie di ambiti non strettamente radiotelevisivi, come ambiente cultura, musica, approfondimento giornalistico, fenomeni sociali. Si tratta di intercettare i cambiamenti della società e di raccontarli anche al pubblico della Rai“.

 

La Rai ha un vantaggio e una responsabilità rispetto agli altri editori. Il nuovo piano industriale – ha concluso – mette al centro i contenuti non pensati per uno sfruttamento solo lineare. Il libro quindi può diventare un elemento centrale nella narrazione del Paese che la Rai vuole raccontare attraverso la radio, la tv, il web, la parola scritta e sulla piattaforma digitale RaiPlay”.

Carlo Salvatore

 

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