Il Trionfo dei Sensi a Palazzo Barberini

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Mostra Gregorio e Mattia Preti Roma Palazzo Barberini

Alle Gallerie Nazionali Palazzo Barberini di Roma c’è una mostra incentrata su Gregorio e Mattia Preti dal titolo “Il Trionfo dei Sensi Nuovo sguardo su Mattia e Gregorio Preti” che gira attorno all’opera dipinta a due mani dei fratelli calabresi dal medesimo titolo. La mostra che è curata da Alessandro Cosma e Yuri Primarosa sarà visibile fino al 16 giugno 2019. Catalogo De Luca Editori d’Arte.

Gregorio e Mattia Preti
Concerto con scena di buona ventura ( Allegoria dei cinque sensi) 1630-1635 Torino
Accademia Albertina olio su tela cm. 195×280

Quest’esposizione che gira attorno all’opera dipinta a due mani dai fratelli Gregorio e Mattia Preti quando il secondo si trasferì a Roma nella bottega di Gregorio, conta altre undici opere sempre con uno sguardo su entrambi e in particolare su Mattia divenuto più celebre perché aveva compreso le istanze caravaggesche nonché quelle del barocco romano.

Gregorio e Mattia Preti
Allegoria dei cinque sensi1642-1646 Roma Galleria Nazionale Arte Antica olio su
tela cm.200×396

La monumentale opera “L’Allegoria dei cinque sensi” del 1642-1646 olio su tela che misura ben cm.200 x396, non era stata fin’ora visibile al pubblico perché conservata presso il Circolo delle Forze Armate e bisognosa di mantenimento, restauro che è stato effettuato da Giuseppe Mantella specialista restauratore delle opere del periodo, grazie al contributo della Studio Legale Dentons.

 

Gregorio Preti
Cristo mostrato al popolo 1645.1655 Torino Collezione privata olio su tela cm.113×157

Realizzata a due mani da Gregorio e Mattia negli anni ’40 del Seicento risulta presente nel 1686 nella Collezione di Maffeo Barberini junior ed è un quadro che contiene diversi ritratti dove c’è “chi suona, chi canta, chi gioca, chi beve, chi gabba il compagno”, con una narrazione che mostra la complessità del dipinto e che nel ‘600 era molto in voga, divisa in gruppi, per caratterizzare l’allegoria dei cinque sensi.

 

Mattia Preti
San Bonaventura 1637-1645 Ariccia deposito da collezione privata inglese olio su tela
cm.71×58,5.

 

Tre le undici opere esposte oltre a questa ci sono quelle eseguite solo da Gregorio e quelle molto più attuali di Mattia che non dimenticando il metodo caravaggesco ha in sé già i nuovi sviluppi dell’arte guercinesca e lanfranchiana. Per unire le opere dello stesso tipo dipinte sempre a 4 mani, dall’Accademia Albertina di Torino proviene il “Concerto con scena di buona ventura” anch’esso monumentale olio su tela di cm.195×285 dipinto nel 1830-1635.

 

 

Mattia Preti
Testa di bambina con collana di corallo 1645-1650 Roma Galleria Nazionale Arte Antica olio
su tela cm.52×28,5 ( rinvenuto del deposito della Galleria Corsini)

 

Altre opere in mostra dei due fratelli, sono “Pilato che si lava le mani” del 1640 ca. di Palazzo Pallavicini Rospigliosi olio su tela e “Cristo guarisce l’idropico” del 1630 ca. di collezione privata milanese. Inoltre sono presenti dipinti inediti di Mattia dei primi anni di lavoro a Roma come “Cristo e la Cananea” che grazie a documenti di può datare al 1646-47 ed è il primo che ha una data certa, consentendo così una cronologia delle sue opere. Per la prima volta ci sarà anche “L’Archimede” proveniente da Varese e la bella “Testa di Bambina” dove è notevole la luce caravaggesca, ritrovata nei depositi della Galleria Corsini. Particolarmente interessanti i pannelli di sala perché permettono di osservare le varie fasi raggiunte dai due fratelli anche senza la possibilità di partecipare al ciclo di conferenze su Mattia e Gregorio Preti che accompagnano l’esposizione in varie date.

Emilia Dodi

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