Intervista con Enrico Brignano

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Enrico Brignano dopo lo spettacolo teatrale dell’anno scorso, Enricomincio da me, è nuovamente pronto a far ridere e divertire il pubblico con il suo nuovo show, intitolato Innamorato Perso. Lo spettacolo è approdato a Roma dal 28 al 31 dicembre, al Palazzo dello Sport all’Eur, e sono aggiunte le date del 4 e 5 gennaio 2019. Un vero spettacolo con un corpo di ballo, canzoni, poesie, ricordi con un pizzico di comicità e nostalgia. Visum ha incontrato il comico romano.

Enrico di che cosa è innamorato perso?

Di tutto, un amore a 360 gradi. Questo spettacolo è una storia d’amore e questo titolo è rivoluzionario perché parlare d’amore per un comico è qualcosa di contrastante, se non si lascia trasportare dagli eventi. Certo se uno si lascia condizionare da tutto ciò che ci circonda – commenta con Visum Brignano –  dalle brutture della vita, dalle auto Euro 4 o Euro 6, dalla brutte notizie su Tg Sky24, da Barbara D’Urso, da qualcosa che non è duraturo è la fine. Oggi bisogna trovare qualcosa che dà sicurezza, che, per l’appunto, è duraturo. Ad esempio il computer: compri un modello oggi e domani già ne esce un altro più moderno. Allora conveniva fare questa spesa?”.

Insomma questo titolo come nasce?

Ci ho molto pensato, anche il titolo ha la sua importanza. E’ stato un caso. Ero andato a vedere una partita della mia Lazio e sugli spalti delle ragazzine avevano uno striscione dove c’era scritto: ‘Innamorate perse della Lazio’. Da lì mi si è accesa la lampadina ed ecco il titolo”.

Innamorato perso, ma in particolare di cosa?

Della mia compagna Flora, della mia bambina Martina, dell’esistenza, del mio lavoro che faccio da ben 33 anni, del mondo, di tutto. Amore che proviamo – spiega Brignano – per le persone che amiamo, amore per il mare. Portare questo spettacolo nei Palazzi dello Sport è una grande sfida, grandi spazi. Trovarsi davanti a più di 8000 persone ogni volta è una bella sfida. Altri miei amori? Per la bicicletta, la famosa Graziella pieghevole, chi se la scorda. Sul palco ci sarà anche la bicicletta progettata solo come disegno da Leonardo. Si pensava che fosse un mezzo futile –sottolinea il cmico –  che non avrebbe avuto seguito. Guardate oggi: tantissimi girano in bicicletta, anche qui a Roma. Mancano le piste ciclabili, oppure ce ne sono poche. Per chi fa uso della bicicletta, avventurarsi per Roma è un vero suicidio”.

Tra i suoi amori c’è anche Roma, intesa come città

Sì, e se ne parla molto nello spettacolo. Sono innamorato perso di Roma, ma nello stesso tempo rifiuto il suo degrado. Non è più tra le prime posizioni, ne ha perse ben 18. Siamo stati superati da Milano, Firenze, è tutto dire. Roma è amata più dagli stranieri che dagli stessi romani. La città è un patrimonio mondiale – commenta-  ce lo siamo dimenticati. Dove ti volti c’è sporcizia, cumuli di immondizia anche fuori dai cassonetti, topi giganti che prendono il sole e non hanno più paura di noi. Penso a mia figlia, ma dove la faccio crescere? Portarla a Villa Pamphili è un disastro: siringhe per terra, escrementi, topi. Roma non è più quella di una volta: il mio è un amore-odio e mi auguro solo che in futuro le cose cambino”.

Sappiamo che lei è della Lazio. Si parlerà nello spettacolo della sua squadra?

No, non parlerò di sport, né della Lazio né della Roma. Lo sport dovrebbe unire invece sembra che divida e allora preferisco non affrontare l’argomento. Così come non parlerò di politica. Parlerò invece dell’inquinamento dei mari e della plastica usa e getta, vera piaga dell’umanità”.

Ultimamente molto teatro e poca tv. Non le piace?

La tv di oggi è difficile. Mancano idee, soldi, in Rai come a Mediaset. Si fanno solo format che stanno sempre sotto il 20% di share. Si dà spazio ai talk show che sono diventati più che altro dei talent. Oggi c’è Grande Fratello, L’Isola dei Famosi, programmi di pessima qualità. Non so se la gente ama questo tipo di programmazione, non penso perché la subisce. Che tristezza. Io guardo solo le previsioni del tempo e qualche divertente pubblicità. La tv non costruisce il suo futuro, e tutto è approssimativo”.

Progetti futuri?

A marzo uscirà il film Tutta un’altra vita, diretto da Alessandro Pondi, che mi vede protagonista con Paola Minaccioni, Ilaria Spada, Giorgio Colangeli”.

Giancarlo Leone

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