Incontro a teatro con il Sig. Bellavista

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Finalmente Così parlò Bellavista, noto film degli Anni 80 di Luciano De Crescenzo, diventa spettacolo teatrale: per festeggiare i 90 anni di De Crescenzo, lo scorso 26 settembre lo spettacolo ha debuttato al San Carlo di Napoli. Ed ora, dopo altre repliche di “tutti esauriti” al Teatro Diana, sempre di Napoli, dallo scorso 15 gennaio è approdato approda al Teatro Quirino di Roma,  che ha come direttore artistico Geppy Glejieses, il Bellavista teatrale, protagonista con Marisa Laurito. Una bella sfida quella di Glejieses di far rivivere in teatro il personaggio di Bellavista. Visum l’ha incontrato.

Geppy, ha accettato questa sfida?

L’ho accettata e l’ho raccolta – spiega a Visum Glejieses – perché è una sfida che mi è stata lanciata da Alessandro Siani e Luciano De Crescenzo che volevano a tutti i costi che io facessi Bellavista, non solo il personaggio, ma anche l’adattamento e la regia che Siani mi ha convinto a fare amorevolmente, perché nasce come un’operazione d’amore. La sfida è bella – commenta il famoso attore – avendo oltretutto fatto il protagonista giovane del film, passo di ruolo e interpreto il professor Bellavista. Fare questo personaggio è come se fossi in vacanza, perché dopo metterò in scena Amadeus, con mio figlio Lorenzo che interpreterà il ruolo del grande Mozart, mentre io farò la parte di Antonio Salieri”.

L’adattamento è stato complicato rispetto al film che aveva varie location esterne ed interne?

No, si svolge tutto nel cortile del Palazzo dello Spagnolo, non abbiamo scelto lo stesso palazzo di Via Foria dov’è stato girato il film. Abbiamo, comunque, mantenuto – sottolinea – tutte le parti del film più divertenti e significative e anche parti del romanzo di De Crescenzo, da cui era tratto il film”.

Alessandro Siani ha giocato, dunque, un ruolo incisivo per questo spettacolo?

Lui è un bravissimo attore e regista ma anche un valido promotore culturale, cercando di lanciare puntualmente anche i giovani talenti ed ha una capacità persuasiva non indifferente, conduce i propri interlocutori dove vuole”.

Come ha scelto il cast?

In un primo momento ho accettato di scrivere il soggetto teatrale e di curare la regia, affidando il ruolo di protagonista ad un brillante attore napoletano che da subito ha accettato. Successivamente ho pensato di volere abbracciare – dice l’attore e regista – anche l’aspetto recitativo, impersonando il professor Bellavista. Ho cominciato a comporre la compagnia – fa sapere – individuando Marisa Laurito, nella parte della moglie di Bellavista, Nunzia Schiano nel ruolo di Rachelina, già impersonata nel film da Marina Confalone, con il suo esilarante dialogo con la lavastoviglie, Benedetto Casillo che impersona lo stesso personaggio che faceva nel film, quello di Giorgio, il sostituto portiere”.

Ma non è tutto!

“Poi ancora tra gli attori figurano – Salvatore Misticone, Gianluca Ferraco nei panni di Cazzaniga, il direttore di Alfa Romeo, Ester Gatta che interpreta una signora borghese che deve prendere il taxi per andare a raggiungere il porto per salpare con l’aliscafo per Capri”. Il cast è splendido e questo spettacolo – aggiunge – comporta un notevole sforzo produttivo, una macchina gigantesca con 10 tecnici, 14 attori. L’ho scelto perché secondo me sono tutti adatti a fare quel tipo di personaggio, tranne 5 personaggi fissi, gli altri interpretano vari ruoli perché sono più di 35 personaggi”.

E’ stato contento De Crescenzo di questa iniziativa teatrale?

Altro che, quasi non ci credeva. Quando sono andato da lui per dirgli che Così parlò Bellavista si faceva mi disse: ‘Ma è un sogno o sono sveglio?’. Gli dissi che era sveglio e che avremmo debuttato al San Carlo. A quel punto De Crescenzo si alza e mi si inginocchia davanti, perché era felice e grato”.

Giancarlo Leone

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