Un Buccirosso nuovo nel soggetto ma sempre efficientemente simpatico, allettante, nella interpretazione di un integerrimo vice questore che dirige un simpaticamente sconquassato ma comunque funzionante commissariato di PS in provincia di Napoli: è questo il tono generale della commedia scritta dall’attore napoletano che è in scena dal 15 gennaio, e vi resterà fino al 3 febbraio, al Teatro Sala Umberto, da lui stesso diretta ed interpretata.
Lavoro, questo, nuovo nel soggetto, perché stavolta l’efficientissimo attore autore partenopeo tende anche lui a descrivere un fenomeno che ormai all’attenzione di tutti ( e che forma l’argomento anche di tante opere cinematografiche e non solo ): quello della violenza sulle donne; e lo fa con un noir a tinte fosche condite da quella sana comicità che lo ha reso popolare insieme al suo innato atteggiamento di aggressore-aggredito che distingue tutti personaggi ai quali nel corso della sua carriera ha dato vita.
Edoardo Piscitelli è il nome del vice questore che Buccirosso interpreta in maniera fenomenale, assolutamente aderente a tanti personaggi che accade di incontrare nella pubblica amministrazione che, immersi nella loro opera di efficienza, non trascurano anche di “offendere” i sottoposti, nel caso un ispettore di polizia che evidentemente il vice questore, non valuta granché e che origina a volte confusioni di tipo organizzativo e relazionale con i colleghi.
La loro personalità, è descritta dall’autore in maniera talmente aderente alla realtà da dare l’impressione di vivere dal vivo la vicenda che vede impegnati, oltre a Buccirosso, anche attori di prestigio quali Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante, Elvira Zingone, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnoli e Roberta Gesuè.
Accattivante il soggetto, pregnanti le singole interpretazioni tra le quali segnaliamo quella della poliziotta Signorelli innamorata del suo capo, del tartassato ispettore Murolo, del padre del vice questore e della sua badante Gina, una simpaticissima rumena napoletanizzata che “sa ma non dice”.
Senza dimenticare i giovani agenti desiderosi di far carriera Varriale, Di Lauro e Farina che riescono a dare vita ad una apparentemente sconclusionata ma assolutamente divertente, operazione di polizia che si conclude a colpi di pistola, della vittima sacrificale designata dall’integerrimo vice questore.
Si tratta del “pregiudicato” Michele Donnarumma e della dottoressa Cuccurullo, vittima ma non troppo di un reato che a conclusione dei fatti, riuscirà a sovvertire la sana linea di condotta dell’integerrimo vice questore, il quale verrà a trovarsi di fronte ad una situazione apparentemente paradossale ma dai grandi contorni umani, come scaturita dall’animo di un napoletano verace quale è Carlo Buccirosso.
Molto adatte le scene opera di Gina Cerullo e di Renato Lori che ospitano la più che consigliabile fatica dell’autore e regista oltre che bravissimo interprete. Le musiche che accompagnano la commedia sono di Paolo Petrella.
Andrea Gentili