Bia Doria in mostra a Milano

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In Palazzo Litta a Milano sede della Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio, dal 17 gennaio al 3 febbraio 2019 a ingresso libero, c’è la mostra di Bia Doria scultrice brasiliana che opera con il legno che sarebbe destinato allo scarto. E’ nota in Brasile e ha avuto mostre negli USA e in Europa.

 

Palazzo Litta a Corso Magenta che nel 2017 è divenuto sede anche di mostre temporanee, presenta una monografica di Bia Doria (1960- Beatriz Maria Bettanin Doria) di famiglia di origine italiana sposata con ì’ex Sindaco di San Paolo del Brasile. Le sue particolari sculture tratte da materiale di risulto, di grandi dimensioni, sono ricavate dal legno destinato allo scarto.

 

 

Questa è una mostra promossa dal Ministério della Cultura con l’azienda di comunicazione Unidelas e l’artista trova nella materia prima la ragione della sua arte. Presenta 15 sculture in legno di grandi dimensioni fatte con residui di foreste brasiliane, legno che sarebbe altrimenti destinato allo scarto. Questa materia prima è frutto di incendi, deforestazione e quant’altro, e la scultrice intende così far riflettere sull’importanza e della valorizzazione dell’ambiente.

 

 

E’ nota per aver partecipato a varie organizzazioni che combattono per la salvaguardia delle foreste e per il suo grande impegno ecologico. Ha avuto mostre negli Stati Uniti, Francia, Germania e in Italia ha partecipato alla Biennale di Firenze e esposto le sue sculture a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mura. Le particolari sculture rispettando la natura del legno stesso, sono molto belle e ben si adattano alle curve e ornamenti della palazzina barocca.

 

Bia Doria ha dichiarato a proposito del materiale che impiega nelle sue sculture: “Hanno bisogno di cure speciali, dall’igiene alla conservazione. Quindi è un processo di elaborazione che richiede tempo. Mi identifico con queste materia prima, uno scambio permanente che inizia col contatto e rimane mentre scopre la forma che si nasconde nel dialogo che la natura trasmette”. Una mostra che promette di essere molto interessante e istruttiva.

Anna Camia

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