Sino al 16 dicembre, è tornato al Teatro Sistina, www.ilsistina.it , poi in tournèe, considerata un po’ la “casa madre” di questo musical, Jesus Christ Superstar, l’ultima imperdibile occasione per applaudire a Roma Ted Neeley, lo straordinario protagonista di questo spettacolo, ormai un vero cult, diretto da Massimo Romeo Piparo, nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Visum l’ha incontrato
Ted, che emozione è stata essere ancora sul palco del Sistina come protagonista di Jesus Christ Superstar
“Ho provato un’emozione fantastica. Ogni replica è un’esperienza singola, nuova. Amo ogni momento di questa esperienza. Questo ruolo mi ha cambiato la vita, devo tutto al film del 1973 e poi al musical e non mi sono mai sentito imprigionato in questo personaggio”.
Che effetto le fa vedere dal palco ogni sera il pubblico partecipe che gremisce la platea?
“Il pubblico è parte integrante di questo musical, di questa magica festa. Ci dà un supporto incredibile dalla prima battuta musicale fino alla fine, la parte più bella ed emozionante”.
Si ricorda la prima volta, quando venne coinvolto dal regista del musical Massimo Romeo Piparo?
“Certo, la ricordo perfettamente. Mi invitò ad unirmi alla produzione per il ventesimo anniversario di Jesus Christ Superstar nel 2014 ed io ho avuto l’onore di far parte di questa esperienza fin da allora”.
Per lei qual è la magia di questo musical ormai considerato un vero cult, una leggenda per il teatro?
“La magia, per me, sta nella musica e nei testi di Webber e Rice, che hanno avuto il coraggio di raccontare l’ultima settimana di Gesù di Nazareth, con uno spettacolo ricco di musiche meravigliose capaci di essere ricordate nel tempo”.
C’è un messaggio che vuole lanciare questo musical?
“Più di uno: spiritualità, dialogo, amore e perdono”.
Dopo Roma, sono previste altre date?
“Si in effetti si, difatti 21 al 23 dicembre saremo al Politeama di Genova”.
Giancarlo Leone